Antimafia, proteste 5S e Pd: “Così è dittatura”. Ma Forza Italia plaude alla fatwa contro Scarpinato e De Raho

Più informazioni:
Ucraina

A Forza Italia non sembra vero di poter infilzare i 5Stelle sull’antimafia, nervo scoperto del partito fondato da Silvio Berlusconi e Marcello Dell’Utri. E così i forzisti gongolano e applaudono all’iniziativa della presidente della commissione Chiara Colosimo, meloniana che ha proposto una legge per prevedere l’obbligo di astensione per i componenti dell’Antimafia in potenziale conflitto … (Il Fatto Quotidiano)

Su altre testate

Scatta dopo la sentenza che ha condannato Scotto, boss legato ad apparati dello Stato. Intercettazioni con Natoli? Questa vicenda c'entra nulla con la strage di via d'Amelio" (Il Fatto Quotidiano)

«Caccia alle streghe!», esordisce Il Fatto Quotidiano puntando il dito contro la proposta di Chiara Colosimo, presidente della Commissione antimafia, volta a sanare una evidente problematica mai verificatasi da quando è stato istituito tale organismo politico alla fine degli anni Cinquanta. (Il Dubbio)

«Cosa ha da nascondere il senatore Scarpinato sulla vicenda Borsellino?». Ovvero quali siano i reali contenuti della amichevole chiacchierata tra Roberto Scarpinato, già pm a Palermo e oggi senatore 5 Stelle, e l'ex magistrato Gioacchino Natoli, intercettata dalla Procura di Caltanissetta. (il Giornale)

Antimafia e conflitti d’interessi, lo scontro in commissione è rinviato

La presidente Chiara Colosimo – di gran lunga la più coraggiosa presidente antimafia degli ultimi decenni – ha deciso di "fermare" gli ex pm Roberto Scarpinato e Federico Cafiero De Raho, chiedendo loro di astenersi dalle audizioni che li vedrebbero coinvolti come ex investigatori. (Il Dubbio)

Su quel versante costellato da snodi complicatissimi, il senatore M5S Roberto Scarpinato, già procuratore generale di Palermo e prima ancora pm antimafia nel capoluogo siciliano, è “parte in causa”: ha vissuto i giorni che precedettero l’eccidio del 19 luglio 1992 come titolare del fascicolo, che illuminava gli intrecci fra Cosa nostra e imprese del Nord. (Il Dubbio)

Un’alzata d’ingegno ad alto tasso di strumentalità, perché si capisce bene che gli obiettivi al centro del mirino sono i pentastellati Roberto Scarpinato e Federico Cafiero de Raho: il primo è molto recentemente finito al centro di un caso perché avrebbe concordato con l’ex pm Gioacchino Natoli (accusato di favoreggiamento alla mafia) le risposte da dare durante un’audizione; il secondo perché il caso dei presunti dossieraggi che da mesi agita le cronache politiche riguarda soprattutto gli anni in cui c’era lui a dirigere la Dna dalla quale uscivano sin troppo facilmente notizie riservate. (il manifesto)