Nuova era per i medici di famiglia: saranno dipendenti pubblici
La sanità italiana si prepara a vivere una delle trasformazioni più significative degli ultimi decenni. Il tradizionale studio del medico di famiglia, punto di riferimento per generazioni di italiani, potrebbe presto diventare un ricordo del passato, lasciando spazio a un modello organizzativo completamente rinnovato. Medico di famiglia: come cambia Il progetto di riforma in cantiere prevede una trasformazione radicale: i futuri medici di famiglia non saranno più liberi professionisti che lavorano nel proprio studio, ma dipendenti pubblici integrati in strutture più ampie e organizzate. (Io Donna)
Ne parlano anche altri giornali
Dipendenza per i medici di medicina generale? Altri articoli in Lettere al direttore (Quotidiano Sanità)
Preliminare e’ la domanda: esiste un numero di telefono del SSN? Oggi no, ma in potenza sì. Il tema vero non è “salvare” la sanità pubblica, ma il come costruire un Servizio Sanitario Nazionale (SSN) omogeneo per contabilità, sistemi informativi, costi e prestazioni anche se affidato alle Regioni e Province Autonome. (L'HuffPost)
Non solo. I medici di base freschi di specializzazione non saranno più, come succede oggi, dei liberi professionisti che siglano una convenzione con il Ssn in base alla quale tenere aperti i loro ambulatori per alcune ore al giorno. (Sky Tg24 )
Medici ne abbiamo, ma non sempre dove servono. «Molti dei nostri concittadini non sono in buona salute e non hanno abbastanza soldi per curarsi, è venuto il momento di aiutarli. (Corriere della Sera)
Dovrebbero lavorare nelle nuove Case della comunità, e non più in studi privati. In lavorazione, tra il ministero della Salute e le Regioni, c'è una riforma dei medici di base che potrebbe portarli a diventare dipendenti del Ssn, e non più liberi professionisti. (Fanpage.it)
E questo grazie alla nuova convenzione, che per molti aspetti diventa operativa nel 2025, attivando finalmente, per i medici di medicina generale, il ruolo unico. Cosa significa? Che non c’è più differenza, ad esempio, tra medici di famiglia e medici di continuità assistenziale. (Sanità24)