Giurato numero 2, Clint Eastwood riflette su verità e giustizia
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Il nuovo film di Clint Eastwood, "Giurato numero 2", rappresenta un potente atto d'accusa contro la giustizia americana, un thriller giudiziario che, attraverso una narrazione avvincente e umanissima, esplora i concetti di verità e giustizia. Nicholas Hoult interpreta un uomo borghese che si trova a essere giurato in un processo di cui forse conosce la verità, un dilemma etico che si sviluppa man mano che la storia avanza e i personaggi comprendono meglio la dinamica dei fatti.
La regia di Eastwood, solida e sobria, emerge gradualmente, costruendo un meccanismo narrativo ben congegnato, dove le strade per il protagonista si chiudono e le possibilità di scelta si restringono. Il film, che non concede risposte semplici né sul bene e sul male, né su cosa sia la giustizia, si distingue per la sua capacità di proporre una visione di cinema di intrattenimento vecchio stile, un atto di resistenza morale rispetto all'idea industriale e narrativa del cinema contemporaneo.
Il cast, che include Toni Collette, J.K. Simmons, Chris Messina, Gabriel Basso, Zoey Deutch, Cedric Yarbrough, Leslie Bibb, Kiefer Sutherland e Amy Aquino, offre interpretazioni convincenti, contribuendo a rendere il film un'esperienza coinvolgente e riflessiva. La sceneggiatura di Jonathan A. Abramas, la fotografia di Yves Bélanger e il montaggio di David S. Cox e Joel Cox, insieme al suono curato da Mark Mancina, completano un'opera che, pur essendo osteggiata negli Stati Uniti dalla Warner che la produce, si impone come un capolavoro del cinema giudiziario.
"Giurato numero 2" non solo intrattiene, ma invita anche a un dibattito post visione, grazie a un finale da urlo che lascia il pubblico a riflettere sui temi trattati.