Parto finito in tragedia. Preghiere e lacrime. La comunità abbraccia il papà rimasto solo
Una messa in memoria di Andreea e Sasha, la mamma deceduta al San Matteo insieme al suo bambino che stava nascendo sarà celebrata alle 9 di oggi nella chiesa della parrocchia ortodossa di rumena di Lodi. Gli amici e i parenti hanno voluto ricordare la donna di 30 anni e stringersi attorno al marito Florin Catalin Lovin. Un uomo distrutto che non ha più lacrime da versare e si colpevolizza per non essere riuscito ad aiutare la moglie alla quale è stato accanto per tutto il lungo travaglio finito in tragedia. (IL GIORNO)
La notizia riportata su altri media
La polizia sta identificando gli operatori sanitari, dai medici alle ostetriche, che erano in turno quando Andreea Antochi è morta durante il parto. E ci sarebbero già i primi due indagati, anche se la lista potrebbe allungarsi. (TGR Lombardia)
È un’ipotesi che dovrà trovare conferma nell’autopsia in programma domani. La Procura sta identificando i medici e gli infermier al lavoro nella notte tra lunedì 16 e martedì 17 dicembre. (QUOTIDIANO NAZIONALE)
L'avvocato Ferdinando Mauro Miranda, il legale di Florin Catalin Lovin, marito di Andreea, ha nominato un ginecologo, un anatomo patologo e un medico legale che saranno presenti all'esame autoptico in rappresentanza della famiglia. (leggo.it)
È un'ipotesi che dovrà trovare conferma nell'autopsia in programma lunedì 23 dicembre. Questa l'ultima ipotesi nelle indagini per la morte di Andreea Mihaela Antochi, la 30enne di origine romena deceduta al Policlinico San Matteo di Pavia durante il parto insieme a Sasha Andrei, il bambino che portava in grembo. (ilmessaggero.it)
I medici hanno cercato inutilmente di salvare il neonato con il taglio cesareo. La direzione del San Matteo ha disposto un accertamento diagnostico per fare luce sulle cause della morte di madre e figlio. (La Repubblica)
Due professionisti sarebbero già stati iscritti nel registro degli indagati, ma la lista è destinata ad allungarsi. La polizia giudiziaria sta identificando tutti gli operatori sanitari, medici e infermieri, che si sono presi cura della 30enne dall’arrivo in Pronto soccorso. (IL GIORNO)