Neonato morto nella culla termica a Bari, indagini sul cellulare del parroco. Le impronte digitali e il blackout elettrico, cosa sappiamo
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Davanti alla chiesa, accanto ai sigilli, qualcuno ha deposto un fiore bianco e un piccolo peluche: a Bari non si placano il dolore e la commozione per la vicenda del neonato abbandonato e trovato morto in una culla termica la mattina del 2 gennaio all’esterno della parrocchia di San Giovanni Battista, al civico 53 in via Arcidiacono Giovanni, nel quartiere Poggiofranco. Intanto continuano senza sosta le indagini da parte degli uomini della squadra mobile della questura di Bari per risalire innanzitutto all’identità del piccolo, di circa un mese. (ilmessaggero.it)
Su altre fonti
L'ipotesi di reato nei loro confronti è quella di omicidio colposo. Cambia dunque il reato per il quale si procede: fino a oggi, infatti, gli inquirenti avevano indagato per abbandono di minori a carico di ignoti. (Gazzetta del Sud)
Così il direttore generale del Policlinico di Bari, Antonio Sanguedolce, risponde all'Ansa... 'Non c'è mai stato un allarme collegato con il reparto, ma solo con il cellulare del parroco'. (Virgilio)
Il sacerdote: «È un infanticidio, la nostra comunità è sconvolta». Intanto è sconvolto e commosso, il 56enne Roberto Savarese. (ilmattino.it)
Cambia dunque il reato per il quale si procede: fino a oggi, infatti, gli inquirenti avevano indagato per abbandono di minori a carico di ignoti. L'ipotesi di reato nei loro confronti è quella di omicidio colposo. (ilmessaggero.it)