Sciopero metalmeccanici del 18 ottobre a Roma, intervento Uilm Basilicata

Per saperne di più:
PNRR Ponte sullo Stretto

A partire dal 18 ottobre i lavoratori dell’area industriale di San Nicola di Melfi e tutto il settore metalmeccanico, in particolare quelli coinvolti nell’indotto Stellantis e nell’industria automobilistica, si uniranno in una grande manifestazione per far sentire la loro voce. Le assemblee odierne hanno rappresentato un momento cruciale per discutere collettivamente le difficoltà che si stanno affrontando: dall’utilizzo massiccio degli ammortizzatori sociali fino al rischio concreto di licenziamenti, che potrebbero compromettere il futuro di intere famiglie. (Sassilive.it)

Su altre fonti

La conferma dell’anticipo rispetto alle previsioni iniziali del 2026 è emersa durante i confronti che il ceo, … (La Repubblica)

“L’Ugl Metalmeccanici di Potenza presso la Sala Mostre in piazza Abele Mancini del Comune di Melfi in provincia di Potenza, ha discusso sulla crisi che sta’ attraversando il comparto automotive nel polo industriale di San Nicola di Melfi (PZ) e delle iniziative che si stanno organizzando in vista dello sciopero Nazionale del 18 ottobre c. (vulturenews.net)

«Abbiamo sempre considerato la Gigafactory di Termoli un progetto strategico per il Molise e per il nostro Paese. (Molise Network)

Stellantis, Tavares ai sindacati: «A Mirafiori anticipata al 2025 la produzione della 500 ibrida»

Un impegno che ha spiegato ai sindacati che hanno accettato l'incontro con il ceo di Stellantis. Dopo la notte di rivoluzione, Tavares si concentra sull'Italia e promette: la Fiat 500 Ibrida a Torino si farà e anche in anticipo nei tempi. (Torino Cronaca)

Regole incerte, incentivi insufficienti, energia troppo cara, Cina strapotente. Alle motivazioni messe sul tavolo ieri da Carlos Tavares in Parlamento per giustificare i pessimi risultati del gruppo e la progressiva desertificazione degli stabilimenti italiani mancava solo l’invasione delle cavallette. (Liberoquotidiano.it)

La 500 ibrida a Mirafiori, parte prima. Nel 2025 anziché 2026. (Corriere della Sera)