“La Russia vuole solo la piena resa di Kiev e continuare la pulizia etnica”. L’analisi dell’Isw e l’incognita Trump sullo sfondo

– Chi non vuole la trattativa sull’Ucraina? Tra Mosca e l’Occidente è rimpallo di accuse. "Per ora procediamo partendo dalla realtà esistente. Vediamo che l'attuale amministrazione" americana "è contraria a qualsiasi dialogo e insiste ancora nel continuare la guerra fino all'ultimo ucraino", ha dichiarato il portavoce di Putin, Dmitri Peskov, rispondendo a una domanda su possibili cambiamenti dopo le elezioni presidenziali Usa. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Far sedere la Russia al tavolo di un summit di pace fissato per novembre: la proposta arriva dal presidente ucraino Volodymyr Zelensky, ma il Cremlino ha respinto l’idea di un secondo incontro, ritenendo inaccettabili le condizioni proposte dall’Ucraina. (FIRSTonline)

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Al civico 36, sono in cassa integrazione 150 persone e l’azienda ha anticipato la «manutenzione ordinaria». Si ripuliscono gli impianti perché non vale la pena farli funzionare. (Corriere della Sera)

Zelensky apre alla Russia, Ucraina vuole la pace? Cosa significa la svolta di Kiev

Come ci si aspettava, Mosca ha rispedito al mittente l'invito. Ma nella parole usate da Volodymyr Zelensky si possono sottolineare due importanti novità. (Tempi.it)

Kiev e Praga hanno concordato di avviare la produzione congiunta di fucili d'assalto e componenti di munizioni in Ucraina. L'Ucraina ha lavorato per sviluppare la propria industria delle armi per ridurre la sua dipendenza dagli aiuti militari occidentali da quando le forze russe hanno invaso il Paese nel 2022. (Corriere del Ticino)

"Credo che debbano esserci rappresentanti russi al secondo summit", le parole di ieri in una conferenza stampa a Kiev, dove - cogliendo l'aria di cambiamento a Washington in vista delle elezioni di novembre - ha invitato ufficialmente Mosca a prendere parte all'evento dopo quello dello scorso giugno in Svizzera. (Adnkronos)