Israele-Libano, la guerra di Netanyahu continua: alta tensione con Onu. Il messaggio di Meloni
Il premier israeliano sollecita Guterres a ordinare lo spostamento delle truppe Onu: "Sono scudi umani per Hezbollah". Ma dal Palazzo di Vetro confermano: "I caschi blu restano". La premier chiama 'Bibi' e ribadisce il sostegno alla missione. Crosetto sull'irruzione dei tank: "Grave violazione" Israele non arretra in Libano e "farà tutto il necessario per vincere la guerra". Il premier Benjamin Netanyahu lo ribadisce chiaro e tondo. (Adnkronos)
La notizia riportata su altri giornali
Dopo il ferimento di diversi caschi blu nei giorni scorsi, era intervenuto anche il ministro della Difesa italiano, Guido Crosetto, definendo le azioni di Israele come "crimini di guerra" e affermando che "né l'Onu né l'Italia prendono ordini". (Il Giornale d'Italia)
Nel giorno in cui ancora una volta Israele viola lo spazio militare sotto l'egida dell'Onu, con due carri armati che hanno "fatto irruzione" in una postazione dell'Unifil nel Libano meridionale, il presidente del Consiglio Giorgia Meloni si muove personalmente per far sentire la voce dell'Italia e della comunità internazionale (Secolo d'Italia)
La stampa internazionale vuole sapere cosa sta succedendo alla missione. Il portavoce di Unifil, Andrea Tenenti, in questi giorni è uno degli uomini più ricercati dai media. (ilmessaggero.it)
Guerra in Medio Oriente, la diretta di oggi Restano sotto il fuoco incrociato tra Israele e Hezbollah le forze di interposizione dell'Onu nel sud del Libano. (ilgazzettino.it)
La richiesta all’Onu Nethanyahu non arretra di un centimetro: le aggressioni dell’Idf ai caschi blu dell’Onu in Libano continuano. Per evitare ulteriori incidenti, il premier israeliano ha chiesto al segretario generale dell’Onu Guterres di “rimuovere l’Unifil dalle roccaforti e dalle aree di combattimento di Hezbollah in Libano”. (Virgilio Notizie)
Questa mattina alle ore 4.30 due carri armati Merkava dell'Idf hanno distrutto il cancello principale di una postazione dell'Unifil a Ramyah in Libano e "vi sono entrati con la forza". Lo riporta una nota della Missione Onu (Il Dubbio)