Parità di genere, le sfide. L’esempio di Emil Banca: "Progetti con i dipendenti"
Parità di genere certificata, donne nei ruoli chiave dell’azienda, un’attenzione costante al linguaggio per evitare antipatici stereotipi e una campagna di comunicazione per dire no alla violenza sulle donne. A partire da quella economica. Una piaga subdola, nascosta, sotto traccia, e che spesso non viene nemmeno percepita come tale. Emil Banca utilizza sempre un linguaggio inclusivo e non discriminante in tutte le forme di comunicazione e in tutti i mezzi usando in modo simmetrico la lingua per riconoscere pari dignità a uomini, donne e a persone che si identificano in altro genere. (QUOTIDIANO NAZIONALE)
Ne parlano anche altre testate
La violenza fisica è certamente la forma di abuso di maggiore gravità che le donne subiscono. Le informazioni statistiche restituiscono alcuni dati sul tema della violenza economica; il 95% delle donne che subisce violenza domestica patisce anche umiliazioni dovuta a ragioni di reddito. (In Terris)
In particolare, la mozione impegna sindaco e Giunta Comunale ad avviare una campagna di sensibilizzazione di lungo periodo, in collaborazione con il Coordinamento Contro la Violenza sulle Donne, la Città Metropolitana di Torino, la Regione Piemonte, il mondo delle imprese, gli ordini professionali e il terzo settore, per aumentare la consapevolezza. (Città di Torino)
Un’attesa lunghissima che, già l’estate scorsa, ha provocato le proteste di Centri antiviolenza e Comuni, ma che ancora non si è conclusa. Da gennaio scorso e ancora oggi, le donne che sono uscite da situazioni di violenza e, dopo la denuncia, hanno chiesto il sostegno promesso dallo Stato per l’autonomia sono state messe in stand-by. (Il Fatto Quotidiano)
L’istituzione della giornata mondiale contro la violenza sulle donne che si celebra il 25 novembre è riuscita a convogliare l’attenzione dei media e dell’opinione pubblica su questo tema. (Banca Etica)
In occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne, l’Università Magna Graecia è in prima linea e rinnova l’impegno contro la violenza di genere. (Corriere di Lamezia)
Si tratta di un abuso alimentato da disuguaglianze di genere strutturali – continua Rea – le donne, spesso senza lavoro, sottopagate, costrette a impieghi part-time, precari e con minori opportunità di accesso alla formazione e all’alfabetizzazione finanziaria, si trovano in una posizione di maggiore vulnerabilità. (ADOC Nazionale)