Argentina, Milei e Meloni salutano la folla dal balcone del palazzo presidenziale
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Argentina, Milei e Meloni salutano la folla dal balcone del palazzo presidenziale Il primo ministro italiano Giorgia Meloni, in visita ufficiale in Argentina, ha salutato la folla dal balcone del palazzo presidenziale accanto al presidente Javier Milei. Durante l'evento, accompagnata dal Ministro degli Affari Esteri argentino Gerardo Werthein, Meloni ha reso omaggio a Jose' de San Marti'n, eroe nazionale argentino, sottolineando i legami storici e culturali tra i due Paesi. (Il Mattino di Padova)
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La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha dichiarato che con il presidente argentino Javier Milei "c'è anche una condivisione politica tra due leader che si battono per difendere l'identità dell'Occidente, la libertà, la sovranità". (Finanza Repubblica)
Il presidente argentino: «Italia ed Argentina sono unite nella lotta contro il virus dell'ideologia woke» (Open)
«Cara Giorgia, voglio dirle che non solo siete tra amici, ma in famiglia. Questa è casa vostra». Il bilaterale tra Javier Milei e Giorgia Meloni, per la prima volta in visita alla Casa Rosada, è appena finito e nelle dichiarazioni alla stampa che seguono l'incontro il presidente argentino non fa che confermare una sintonia che non è solo politica, ma anche umana. (il Giornale)
La serata si è aperta con l’esecuzione dell’inno nazionale argentino e di quello italiano, con i musicisti sul palco diretti da Beatrice Venezi. Buenos Aires, 20 nov. (Agenzia askanews)
Una casa perché la casa, la casa è quel posto che i tuoi piedi possono lasciare, ma il tuo cuore non lascia mai. Allora quel legame è la base di quello che oggi ancora può essere un rapporto molto forte tra Italia e Argentina". (il Giornale)
Così leggiamo su "il foglio": "Argina i trumpismi, rilancia su Kyiv, difende Biden, si batte contro la resa: 30 e lode a Meloni in politica estera". Giuliano Ferrara, per chi l'avesse scordato, è uno dei tanti pentiti della generazione del '68: generazione il cui destino si lascia, in massima parte, compendiare nella forma di una parabola metamorfica che la ha portata dall'entusiasmo rivoluzionario all'estremismo neoliberale, dall'universalismo proletario socialista al cattivo universalismo della globalizzazione americanocentrica con bombardamenti umanitari incorporati. (Il Giornale d'Italia)