La famiglia di Giulia Tramontano: “Assistere al processo è come vederla morire di nuovo”

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“Per i familiari di Giulia presenti in aula ieri, assistere al processo per il suo omicidio è stato come vederla morire una seconda volta”. A scriverlo è la sorella, Chiara Tramontano, e anche altri familiari all'indomani della discussione del processo a carico di Alessandro Impagnatiello per omicidio volontario pluriaggravato. “Le parole della difesa sono risuonate offensive e insensibili, definendo l'atroce atto compiuto dall'assassino come un 'grave gesto’, come se si trattasse di un banale errore, una marachella, e non di un crimine efferato. (Luce)

La notizia riportata su altri giornali

“Per i familiari di Giulia presenti in aula ieri, assistere al processo per il suo omicidio è stato come vederla morire una seconda volta. Le parole della difesa sono risuonate offensive e insensibili, definendo l’atroce atto compiuto dall’assassino come un ‘grave gesto’ ù come se si trattasse di un banale errore, una marachella, e non di un crimine efferato. (LAPRESSE)

La polizia ha arrestato il 49enne sulla scena del crimine: gli agenti lo hanno scoperto in un’auto parcheggiata di fronte all’abitazione in cui era avvenuto il delitto, con il coltello insanguinato ancora tra le mani. (Frosinone News)

È stata una lunga requisitoria quella della procura e poi la parola passata alla difesa, sette ore di udienza in corte d’assise in cui le parti hanno ripercorso tutto il "viaggio nell’orrore", quello di una storia che sembrava d’amore, deflagrata, invece, in un massacro: Giulia ha firmato la sua condanna a morte il giorno in cui ha detto al compagno che aspettava un bambino. (IL GIORNO)

Omicidio Tramontano, il legale della famiglia: “Col bambino Impagnatiello doveva rinunciare alla bella vita, sul conto aveva solo 1.700 euro”

Leggi tutta la notizia Lo scrive Chiara Tramontano, sorella di Giulia, la giovane donna uccisa brutalmente dal... (Virgilio)

A cura di Ilaria Quattrone 3 (Fanpage.it)

“Impagnatiello quando è andato in carcere aveva sul conto corrente 1.700 euro e non era nelle condizioni di reggere la paternità soprattutto nel momento in cui Giulia sarebbe andata via”. (Il Fatto Quotidiano)