Chiara Ferragni risponde al dissing tra Fedez e Tony Effe: «Tentativo di sfruttare il momento. Sono stanca di subire attacchi gratuiti»

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Dissing, frasi al veleno, risposte social. Alla saga di Fedez e Tony Effe si aggiunge un'altra puntata. Dopo l'annuncio dell'uscita della nuova canzone del rapper di Rozzano ("Allucinazione collettiva"), Chiara Ferragni ha commentato nuovamente su Instagram tutta la vicenda, chiedendo di mettere un punto alla storia e di non essere più trascinata in situazioni come questa. Dissing tra Fedez e Tony Effe, se il vero bersaglio sono le donne: da Chiara Ferragni a Taylor Mega gli insulti a mogli, fidanzate ed ex La reazione di Chiara Ferragni «Questa sera non uscirà l'ennesimo dissing che ha intrattenuto molto, ma una finta canzone romantica, priva di sincerità. (ilmessaggero.it)

Se ne è parlato anche su altri giornali

«Chissà se lei era d'accordo nel pubblicare quel vocale, ti sei trasformato in un consulente matrimoniale, ogni tua argomentazione è davvero originale, testo da boomer moralista in cui mi fai la paternale». (Vanity Fair Italia)

Il dissing tra Tony Effe e Fedez continua spedito. I due rapper si stanno attaccando ormai da giorni a suon di rime e punchline sulla vita privata e sulle rispettive carriere musicali. Chiara, la canzone di Tony Effe contro Fedez (Radio Deejay)

Lei stessa è intervenuta in una storia social scrivendo, dopo aver sentito alcune barre che tiravano in mezzo anche i suoi figli: “Fate quello che volete, ma lasciate tutti in pace me e i miei figli, grazie”. (Radio 105)

Non è un freestyle. Ogni riferimento a Chiara Ferragni è puramente casuale. (Billboard Italia)

Si litiga pubblicamente e nel 90% dei casi lo si fa come esercizio di stile per dimostrare la propria supremazia artistica sull’altro. Il dissing nella scena rap è una cosa seria, citofonare Drake (Kendrik Lamar, The Weeknd e il resto del mondo). (Elle)

Nella canzone che poi è stata diffusa, però, la voce è camuffata: impossibile dimostrare che sia proprio stata Chiara Ferragni a parlare. (Vanity Fair Italia)