Il legame tra il grasso viscerale e l'Alzheimer: una nuova prospettiva per la prevenzione
La malattia di Alzheimer rappresenta una delle sfide più gravi per la salute pubblica, con milioni di persone colpite in tutto il mondo. Recentemente, un gruppo di ricercatori del Mallinckrodt Institute of Radiology della Washington University School of Medicine ha presentato uno studio che mette in luce un legame preoccupante tra il grasso viscerale, accumulato nella mezza età, e l'accumulo di proteine anomale nel cervello, segno distintivo dell'Alzheimer. (QUOTIDIANO NAZIONALE)
Se ne è parlato anche su altre testate
A sottolinearlo è uno studio presentato al meeting annuale della Radiological Society of North America che aggiunge un tassello in più al lavoro discusso un anno fa nel corso dello stesso congresso. (Corriere della Sera)
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Il legame tra grasso e cervello era già noto ma adesso si è scoperto un tassello in più verso il terribile morbo di Alzheimer così da poter mettere in campo, nel prossimo futuro, nuove e più importanti misure di prevenzione: chi presenta una maggiore quantità di grasso viscerale è più esposto a questa malattia. (il Giornale)
Il grasso viscerale è il grasso accumulato attorno agli organi interni nella cavità addominale. Per ridurlo, è fondamentale evitare determinati alimenti che favoriscono l’accumulo di grasso e compromettono il metabolismo. (Microbiologia Italia)
Secondo un rapporto della RAND Corporation, abilità cognitive, salute fisica e limitazioni funzionali possono fornire segnali precisi sul rischio di sviluppare la malattia fino a 20 anni prima che si manifestino i primi sintomi. (Tiscali Notizie)
Uno studio guidato dagli economisti Susann Rohwedder e Peter Hudomiet e condotto dalla RAND Corporation, organizzazione di ricerca a Santa Monica, in California, e finanziato dall'azienda biotecnologica Genentech, ha rivelato i tre fattori principali per combattere la demenza. (leggo.it)