Ilva, riacceso a Taranto il secondo altoforno dopo più di un anno di “tagliando”

«La riaccensione dell’altoforno 1 rappresenta un passaggio importante nel processo di rilancio dello stabilimento di Taranto, segnando l'inizio di un percorso che mira alla transizione verso la decarbonizzazione e l’adozione di forni elettrici». Parole che arrivano, nero su bianco, nel giorno della ripartenza dell’impianto, fermo per manutenzione da agosto 2023. Nel pomeriggio, alla cerimonia per… (La Stampa)

Su altri giornali

Chiunque sarà scelto come cavaliere bianco per rilevare l’ex Ilva, il governo ha tutta l’intenzione di ricorrere al golden power così da blindare il destino industriale del gruppo. (Nicola Porro)

Nella politica industriale del Paese serve dare un nuovo assetto, duraturo, alla siderurgia, sicchè nella lettera di procedura inviata dai legali di Ilva dei commissari, secondo quanto risulta al Messaggero, sarebbe previsto un termine più ravvicinato: 30 novembre per le offerte vincolanti. (ilmessaggero.it)

Lo avevano preannunciato ed erano lì, gli striscioni di contestazione al ministro Urso, in visita a Taranto nel pomeriggio del 15 ottobre per mantenere la parola data nei mesi precedenti:... (Virgilio)

Taranto, il punto dell'arcivescovo Miniero su inaugurazione Afo1: «Non si può ignorare senso di ingiustizia avvertito dalla città»

La cerimonia per la sua riaccensione si è svolta alla presenza del ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso, dei commissari straordinari di ADI, di rappresentanti istituzionali e di associazioni datoriali. (Corriere di Taranto)

La cerimonia al cospetto del ministro delle Imprese, Adolfo Urso, ha il sapore della beffa per associazioni ambientaliste, cittadini ed esponenti politici locali. Pesa l’assenza del sindaco di Taranto, Rinaldo Melucci, che nei giorni scorsi aveva spiegato che «c’è poco da celebrare». (la Repubblica)

Fa ancora discutere l'inaugurazione dell'Altoforno 1 dell'ex Ilva, ripartito pochi giorni fa e alla cui cerimonia ha preso parte il ministro Urso. (La Gazzetta del Mezzogiorno)