Déjà vu a Bruxelles: Orbán torna a ricattare l’Europa

Déjà vu a Bruxelles: Orbán torna a ricattare l’Europa
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LA NOTIZIA ESTERI

L'Europa nelle mani del suo sabotatore: come il veto di Orbán mette in ginocchio l'Occidente e lascia l'Ucraina senza fiato. Non c’è termometro migliore della disunità europea di lui. Non contento di tenere in ostaggio l’Unione Europea il premier ungherese, Viktor Orbán, ora estende la sua ombra persino sul G7. Come scrivono David Carretta e Christian Spillmann nel loro Mattinale Europeo, Orbán sta ostacolando un prestito di 50 miliardi di dollari promesso dal G7 all’Ucraina. (LA NOTIZIA)

Su altre testate

Irresponsabile da parte dell'Ucraina difendersi militarmente a fronte dell'attacco da parte della Russia. Le dichiarazioni hanno scatenato una bufera, lasciando intendere che in caso di attacco da parte di Mosca l'Ungheria si sarebbe fatta invadere senza opporre resistenza come ha fatto invece Kiev. (EuropaToday)

Non sappiamo se sia questo sentimento a muovere l’animo di Balazs Orbán, primo consigliere politico (omonimo ma non parente) del primo ministro ungherese Viktor Orbán, ma è certo che le sue ultime dichiarazioni non sono passate inosservate. (L'HuffPost)

Ungheria, il direttore politico sulla guerra in Ucraina: "Non avremmo fatto come Zelensky"

Balázs Orbán ha criticato l'operato del presidente ucraino prendendo come spunto la rivoluzione ungherese del 1956. Immediate le critiche dalle opposizioni Balázs Orbán, il direttore politico del primo ministro ungherese Viktor Orbán, ha parlato della guerra in Ucraina e di come sia stata gestita dal presidente Volodymyr Zelensky. (Euronews Italiano)