Neonata rapita a Cosenza, la testimonianza di una coppia di neogenitori: «Rosa Vespa aveva puntato anche nostra figlia»

Articolo Precedente

precedente
Articolo Successivo

successivo
Vanity Fair Italia INTERNO

La coppia aveva notato, però, anche la presenza insolita di una donna, nei pressi della stanza di Ginevra. «Mia moglie notò subito una donna dall’altra parte della vetrata che limita la stanza dal corridoio», racconta Francesco. Si trattava di Rosa Vespa, che mostrava un'insistenza curiosa nell'osservare la stanza. «Giusto per un atto di cortesia, mia moglie mostrava la piccola Ginevra alla donna, accompagnando il gesto a un sorriso di circostanza», continua Francesco. (Vanity Fair Italia)

Ne parlano anche altre testate

Due parole, una richiesta. Lei e il marito Moses Chiediebere Omogo furono arrestati tre ore dopo, nella loro abitazione di Castrolibero, mentre celebravano con alcuni parenti l'arrivo di Ansel, il figlio che avevano annunciato pochi mesi prima. (ilmattino.it)

Due parole, una richiesta. Arresti domiciliari invocati dall'l'avvocato Teresa Gallucci ha avanzato nel suo ricorso al tribunale del Riesame per Rosa Vespa, accusata di aver sequestrato la piccola Sofia nella clinica Sacro Cuore di Cosenza (leggo.it)

Ha finto la gravidanza e ha rapito la piccola Sofia, nella clinica dove la bambina era appena nata, e l'ha presentata ai parenti come suo figlio Ansel. Leggi tutta la notizia (Virgilio)

Leggi tutta la notizia "Abbassare i riflettori" sul caso della piccola Sofia. (Virgilio)

Screen Quarto Grado (il Giornale)

COSENZA – «La famiglia Chiappetta ha deciso, come è suo diritto, di avvalersi di una difesa tecnica e di propri consulenti. La fiducia negli inquirenti è massima. Minuto per la lettura (Quotidiano del Sud)