Israele, Simon: "Italia molto forte, sarà importante restare in partita"
Vocegiallorossa.it L'allenatore israeliano Ben Simon ha parlato in conferenza stampa alla vigilia del match contro l'Italia: Il match in questa situazione: "Vediamo e sentiamo tutto, ma non possiamo controllare le cose, ci stiamo preparando, non guardando fuori. Vogliamo fare del nostro meglio". L'Italia non può perdere punti: "Dobbiamo scendere in campo senza avere poi rammarichi, dando tutto". Il match: "Italia e Francia giocano in modo diverso ma l'approccio è simile, a tratti abbiamo giocato bene contro la Francia e anche all'andata contro l'Italia. (Voce Giallo Rossa)
Se ne è parlato anche su altri media
"Grazie a tutti i presenti e al patron Pozzo per aver voluto ospitare questa gara dell'Italia, si tratta di un ritorno straordinario. Questo accordo è stato sottoscritto con piacere ed entusiasmo con il Friuli Venezia Giulia, riportare la nazionale a Udine è un impegno a cui abbiamo voluto dare seguito, in uno stadio bellissimo, sul quale l'Udinese ha voluto dare un segnale di partenza e dinamismo nel testimoniare quanto sia importante aver capacità di credere e sostenere un percorso di crescita. (CalcioNapoli24)
Vocegiallorossa.it Fonte: ANSA (Voce Giallo Rossa)
Davanti a Vicario - portiere che giocherà tra i pali al posto di Gianluigi Donnarumma - dovrebbero invece essere confermati sia Di Lorenzo che Calafiori. Il commissario tecnico sta infatti valutando la possibilità di schierare Alessandro Buongiorno dal primo minuto al posto di Alessandro Bastoni. (CalcioNapoli1926.it)
A Gaza, ad Haifa, a Beirut. Ma la sua propaggine è arrivata in Friuli, per Italia-Israele. (la Repubblica)
Oggi la città friulana sarà, di fatto, spaccata in due parti. Il Messaggero in prima pagina: "Azzurri con Israele. Stadio mezzo vuoto e Udine si blinda" (TUTTO mercato WEB)
Due partite. Una sul campo verde dello stadio di Udine, l'altra su quello di battaglia in Libano, il «fronte nord», dove Israele è impegnato ad annientare Hezbollah, il partito di Dio rimasto senza leader dopo una serie di operazioni militari (alcune spettacolari, come quella dei cercapersone) realizzate dallo Stato ebraico. (il Giornale)