Meccanica in crisi nera: cassa integrazione più 153%

Getting your Trinity Audio player ready... FIRENZE- Crisi meccanica a Firenze: cassa integrazione più 153% Non solo il comparto moda. Nell’area di Firenze è in crisi anche la meccanica, settore dove “crollano gli ordini, la cassa integrazione aumenta del 153% nell’artigianato e le imprese sono diminuite del 3% nell’ultimo anno e del 18% dal 2014”. A lanciare l’allarme Massimiliano Martelli, presidente di Cna Meccanica per la città metropolitana di Firenze. (Corriere Toscano)

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Al rientro purtroppo il quadro non fa che confermare una situazione di grande complessità, come spiega Roberto Rossini, segretario provinciale della Cgil. Già prima delle ferie estive le difficoltà emerse soprattutto nei settori della metalmeccanica, dell’edilizia e del legno-mobile, spina dorsale del tessuto produttivo del nostro territorio, erano evidenti. (il Resto del Carlino)

In poco più di un anno, da giugno 2023, hanno perso il posto di lavoro in 1.800. Sono numeri da brivido quelli diffusi dal coordinamento dell’area fiorentina di Fiom, Fim e Uilm: 7 aziende su 10, fra artigianato e industria, stanno facendo ricorso agli ammortizzatori sociali che riguardano ormai quasi 4.900 lavoratori su 6.200. (Corriere Fiorentino)

Non solo il comparto moda, la crisi pesa anche sulla meccanica. A lanciare l'allarme è Cna. “Meno 50/55% rispetto ad un anno fa per le commesse del comparto delle officine meccaniche di precisione (produzione parti meccaniche a disegno, bulloneria, minuteria meccanica e altre componenti), meno 80% per quelle della meccanica applicata alla moda (produzione di accessori metallici come fibbie, bottoni, catene e altre componenti) e, molto inaspettatamente, anche meno 20% per quelle del comparto meccanico a servizio del settore medicale. (055firenze)

– Numeri che fanno venire i brividi, con migliaia di lavoratori che temono per il loro futuro. A lanciare l’allarme è Cna Meccanica con il presidente Massimiliano Martelli, secondo il quale “il comparto meccanico è destinato a essere investito da uno tsunami non appena gli effetti della crisi dei più grossi gruppi automobilistici europei (Stellantis, Audi, Volkswagen) si faranno sentire sulle imprese toscane che lavorano per automotive e comparto agricolo (rimorchi trattori e componenti)”. (LA NAZIONE)

Non solo la meccanica applicata alla moda, ma anche quella di precisione e legata al settore medicale. Dopo mesi in cui i venti di crisi soffiano sulle aziende e attività specializzate in fibbie, bottoni, catene e altre componenti legate alla moda (per le quali ora Fiom, Fim e Uilm chiedono «un incontro immediato a Confindustria»), Cna racconta di uno scenario ben più esteso. (La Repubblica Firenze.it)