Scandalo abusi sessuali, si dimette l'arcivescovo Canterbury: è accusato di cattiva gestione su un enorme caso di pedofilia
C'è maretta nella Chiesa d'Inghilterra. L'arcivescovo si Canterbury ha annunciato le sue dimissioni in seguito alle critiche per la sua gestione del caso di un pedofilo collegato al caso britannico. Justin Welby ha dovuto affrontare crescenti pressioni dopo che la scorsa settimana è emerso che non aveva dato seguito (Secolo d'Italia)
La notizia riportata su altre testate
Un passaggio drammatico che, come prassi, è stato accettato formalmente da Re Carlo (essendo il capo della Chiesa anglicana). Choc nel mondo cristiano. (ilmessaggero.it)
L’arcivescovo di Canterbury, Justin Welby, massima carica dopo re Carlo, si è dimesso dopo le accuse di aver coperto per anni le violenze fisiche e sessuali su minori di un avvocato suo amico, nonché predicatore laico. (QUOTIDIANO NAZIONALE)
Il Winchester College, la scuola pubblica frequentata da molte delle vittime, proibì a Smyth di entrare nei suoi locali ma non denunciò i suoi crimini alla polizia. Smyth si trasferì nello Zimbabwe, dove continuò ad abusare di ragazzi e dovette affrontare le accuse di aver ucciso un ragazzo di 16 anni in un campo estivo nel 1992. (RSI.ch Informazione)
Come è accaduto anche nell'ambito della Chiesa cattolica, si ripete un copione tanto comune quanto terrificante. La scorsa settimana sono stati pubblicati i risultati di una lunga inchiesta indipendente che ha messo in luce gli orribili abusi perpetrati nell'arco di 50 anni di quello che è forse il peggior predatore seriale collegato alla Chiesa anglicana. (il Giornale)
Con queste parole Justin Welby ha lasciato l’incarico, dopo che è emerso che avrebbe coperto 50 anni di abusi sessuali da parte di John Smyth, un potente avvocato dello Stato, ai danni di ragazzini durante … (Il Fatto Quotidiano)
A provocare l’intervento è stato lo scandalo che circonda la figura dell’avvocato Justin Smyth, il peggior pedofilo che sia mai stato associato con la confessione anglicana: il legale gestiva campi estivi cristiani per bambini e ragazzi in Gran Bretagna e in Africa e si è reso responsabile di abusi sessuali, fisici e psicologici ai danni di almeno 130 minori nel corso di oltre 40 anni. (Corriere della Sera)