Lagarde: «Unione mercato dei capitali più urgente che mai, i risparmi europei scappano negli Usa»
In un contesto geopolitico incerto, in cui crescono gli ostacoli al libero scambio e il divario d’innovazione tra Europa e Stati Uniti, l'Unione dei mercati dei capitali è più urgente che mai. A dirlo è la presidente della Bce Christine Lagarde nel suo intervento al 34esimo European Banking Congress a Francoforte. L’Unione europea deve cambiare approccio sull'integrazione dei mercati dei capitali, passando da un approccio «dal basso verso l'alto» a uno «dall'alto verso il basso» e facendo «grossi passi avanti» per l'Unione dei mercati finanziari, ha spiegato Lagarde. (Corriere della Sera)
Ne parlano anche altri media
Roma, 22 nov. Ma finora non abbiamo visto né azione, né attuazione”, ha affermato intervenendo allo European Banking Congress a Francoforte. (Agenzia askanews)
È quanto ha detto la presidente della Bce Christine Lagarde nel suo intervento al 34esimo European Banking Congress a Francoforte. Con il calo della posizione dell’Europa nell’innovazione e l’aumento delle tensioni geopolitiche, è più urgente che mai avanzare verso l’Unione dei Mercati dei Capitali. (Il Sole 24 ORE)
Nonostante l’alto risparmio, i capitali restano inutilizzati a causa della frammentazione legislativa. Lagarde: “Solo un mercato unificato dei capitali può trasformare questi risparmi in una risorsa per la crescita economica dell’Europa” (FIRSTonline)
L’Europa deve decidersi a compiere semmai «un numero ridotto ma di grandi passi in avanti» se vuole davvero diventare più competitiva e sfidare gli Usa in ambito tecnologico. Per la presidente della Bce Christine Lagarde, intervenuta ieri al Congresso bancario europeo a Francoforte, uno di questi grandi passi riguarda il completamento dell’unione del mercato dei capitali Ue, un obiettivo in stallo da un decennio nonostante «oltre 55 proposte regolamentari e 50 iniziative non legislative». (ilmessaggero.it)
La presidente dell'istituto di Francoforte: "Il divario tecnologico con gli Stati Uniti è innegabile. Anche l’ambiente geopolitico è diventato meno favorevole, con crescenti minacce al libero scambio provenienti da ogni parte del mondo" (Sky Tg24 )
Anche perché i cittadini non si fidano. Per rilanciare il sistema economico-produttivo a dodici stelle e tradurre in pratica le ambizioni di sostenibilità e innovazione incardinate nel Green Deal servono così tante risorse da indurre la politica a ragionare su nuovi strumenti di debito comune, e spingere per intercettare quei risparmi privati che dormono che però rischiano di restare dove e come sono. (EuNews)