Velocità e calma: così la Ferrari può fare il ribaltone ad Abu Dhabi
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Missione compiuta, più o meno. In Qatar, su un circuito a lei non favorevole, la Ferrari doveva tenere aperta la sfida nel Mondiale costruttori per puntare tutto sull’ultima gara di Abu Dhabi. C’è riuscita, al termine di un weekend non semplice e di un GP rocambolesco in cui a mettersi in luce – oltre a un Max Verstappen tornato a dettar legge con la Red Bull come ai bei tempi – è stata soprattutto la direzione gara, protagonista di pasticci in serie. (La Gazzetta dello Sport)
Ne parlano anche altre fonti
La Ferrari non graffia in Qatar, ma tiene il Mondiale Costruttori aperto. Charles, però, pur non potendo contare su una Rossa superiore agli avversari, combatte come un leoncino e riesce ad agguantare un buon secondo posto che, insieme alla frittata cucinata da McLaren, consente di spostarsi nella vicina Abu Dhabi con un ritardo di soli 21 punti rispetto al team inglese. (ilmessaggero.it)
Ci vogliono tante combinazioni perché la Ferrari vinca il titolo costruttori. Verstappen e Russell, in questo senso, potranno essere gli aghi della bilancia nella lotta con la McLaren. Lo sono stati a Lusail, potranno esserlo a Yas Marina. (Sky Sport)
Nonostante le disavventure di Sainz, la Rossa ha ridotto a 21 punti il distacco nei confronti della McLaren. Merito soprattutto di Leclerc, che in pista ha battuto Piastri. (Quotidiano Sportivo)
Napoletano di nascita, laureato in giurisprudenza, è giornalista pubblicista con la passione per il motorsport e l'automotive con un occhio alle innovazioni e alla storia della F1. Il suo motto: ''I believe that everyone has a calling, Motorsport is my true passion!''. (Virgilio)
Per la prima volta dopo dodici anni, la Ferrari giunge al Gran Premio conclusivo della stagione in lotta per un titolo iridato. Non succedeva dal 2012, quando un eroico Fernando Alonso obbligò Sebastian Vettel (dotato di una Red Bull indiscutibilmente superiore alla Rossa), a chiudere i conti a Interlagos (dove, peraltro, per poco lo spagnolo non sgambettò il tedesco). (OA Sport)
LUSAIL Per sedersi sullo sgabello fa un grosso sforzo, ma Fred Vasseur non rideva così da un pezzo. Il dolore alla schiena lo tormenta, avrebbe voluto risolverlo prima ma ha rimandato un intervento a dopo la fine del campionato. (Corriere della Sera)