Affitto da 1.200 euro al mese per un monolocale, ma il tavolo è un comodino: annunci pazzi e prezzi da capogiro

Gli annunci di case, appartamenti e monolocali in affitto presentano prezzi sempre più impegnativi da affrontare, specialmente considerando l'aumento del costo della vita. Basta farsi un giro sui vari gruppi Facebook per capire che la situazione si sta facendo ingestibile e trovare qualcosa a meno di mille euro o uno spazio per sé, senza coinquilini, sembra impossibile. Il problema è certamente degli studenti, ma anche dei lavoratori e di chiunque cerchi di costruirsi una vita in una nuova città. (ilmattino.it)

Ne parlano anche altri media

È sempre più difficile trovare casa per gli studenti a Roma con l’avvento del Giubileo. “Vedo dalla mia esperienza e confrontandomi con amici o l’esperienza di mia sorella, che gli affitti sono aumentati molto. (Il Fatto Quotidiano)

Nonostante il silenzio in tutta risposta a molte sue domande, nonostante la fiducia tradita da alcuni proprietari, nonostante i tanti viaggi dalla provincia di Frosinone a Bologna nella speranza di trovare un alloggio almeno per il primo anno di università. (Corriere della Sera)

A pochi giorno dall’inizio delle attività arriva il problema più temuto dagli studenti, quello degli affitti universitari. Come si è evoluta la situazione per questo nuovo anno accademico? (PianetaDesign)

I dati rilevati dal Censis sul numero di immatricolazioni rilevano un aumento di iscrizioni nelle università del Sud e delle Isole, mentre sempre meno studenti scelgono la vita da fuorisede nelle grandi città. (Skuola.net)

Uno studente universitario su tre fatica a trovare casa, perché una stanza costa in media 470 euro, ma soprattutto perché ci sono 850mila fuorisede rispetto a 60mila posti letto. Inevitabilmente la spietata legge del mercato fa impennare i prezzi con le famiglie costrette a sacrifici enormi, a volte nemmeno sufficienti, per consentire ai figli di studiare nella città che sognano. (Gazzetta del Sud - Edizione Calabria)

E che per un fuori sede schizza a una media di 17 mila euro, con punte di 19 mila al Nord. Basti pensare che, anche chi rimane “in sede” deve mettere in preventivo un esborso complessivo fino a 9 mila euro per ogni anno di corso. (ilmessaggero.it)