Guerra in Medio Oriente, Tajani: “Cessare subito il fuoco. L’escalation può essere ancora evitata”

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QUOTIDIANO NAZIONALE INTERNO

– “C’è ancora la possibilità di scongiurare una crisi globale che coinvolga il Medio Oriente. Possiamo, vogliamo e dobbiamo riuscirci. È un percorso difficile, ma è un risultato che possiamo ottenere se tutti quanti si impegneranno al massimo e la parti in gioco sapranno essere responsabili. Non bisogna mai rinunciare alla via diplomatica, che è l’unica che può portare a risultati concreti e a scongiurare una spirale di violenza e instabilità che è già durata sin troppo. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Ne parlano anche altri media

Per il momento i soldati italiani restano al confine del Libano. In pericolo non sono da oggi, ma oltre ai rischi del mestiere, per i soldati del contingente Unifil ora si aggiunge l'elemento peggiore: l'incertezza. (La Stampa)

Che venerdì sera - dopo l'attacco israeliano a Beirut che ha colpito mortalmente il leader di Hezbollah, Haasn Nasrallah - ha usato parole di prudenza. «Israele ha il diritto di difendersi, ma il modo in cui lo fa è importante». (il Giornale)

Così il ministro della Difesa, Guido Crosetto. Il ritiro del contingente militare in Libano "non è al momento in discussione. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Queste le parole, in un’intervista a QN, del ministro degli Esteri e vicepremier Antonio Tajani. «C’è ancora la possibilità di scongiurare una crisi globale che coinvolga il Medio Oriente. (Open)

Roma – “Gli italiani lascino il Libano anche con voli di linea da Beirut”. L’invito del ministro degli Esteri Antonio Tajani: “Preoccupazione per i 1200 militari italiani che sono tra Israele e Hezbollah”. (Tuscia Web)

La sua famiglia proveniva dal villaggio di Bazouriyé, nel sud del Libano. Da adolescente ha studiato teologia nella città santa sciita di Najaf, in Iraq, ma ha dovuto lasciare durante le repressioni contro gli sciiti guidate dall'allora presidente iracheno Saddam Hussein. (Today.it)