Guerra in Medio Oriente, Tajani: “Cessare subito il fuoco. L’escalation può essere ancora evitata”

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Ucraina Guerra tra Gaza e Israele

– “C’è ancora la possibilità di scongiurare una crisi globale che coinvolga il Medio Oriente. Possiamo, vogliamo e dobbiamo riuscirci. È un percorso difficile, ma è un risultato che possiamo ottenere se tutti quanti si impegneranno al massimo e la parti in gioco sapranno essere responsabili. Non bisogna mai rinunciare alla via diplomatica, che è l’unica che può portare a risultati concreti e a scongiurare una spirale di violenza e instabilità che è già durata sin troppo. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Ne parlano anche altri media

Il ritiro del contingente militare in Libano "non è al momento in discussione. Crosetto, è "costantemente informato dal Capo di Stato Maggiore della Difesa, ammiraglio Cavo Dragone e dal comandante del Covi, generale Francesco Figliuolo, dai quali riceve puntuali aggiornamenti sulle condizioni e sull'evoluzione della situazione di sicurezza" in Libano, "che pur estremamente delicata, con riferimento ai nostri militari e al personale nazionale non presenta criticità immediata". (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Roma – “Gli italiani lascino il Libano anche con voli di linea da Beirut”. L’invito del ministro degli Esteri Antonio Tajani: “Preoccupazione per i 1200 militari italiani che sono tra Israele e Hezbollah”. (Tuscia Web)

Queste le parole, in un’intervista a QN, del ministro degli Esteri e vicepremier Antonio Tajani. «C’è ancora la possibilità di scongiurare una crisi globale che coinvolga il Medio Oriente. (Open)

I soldati italiani restano nel Libano. Tajani: “Israele garantisca la sicurezza”

In pericolo non sono da oggi, ma oltre ai rischi del mestiere, per i soldati del contingente Unifil ora si aggiunge l'elemento peggiore: l'incertezza. ROMA. (La Stampa)

La sua famiglia proveniva dal villaggio di Bazouriyé, nel sud del Libano. Da adolescente ha studiato teologia nella città santa sciita di Najaf, in Iraq, ma ha dovuto lasciare durante le repressioni contro gli sciiti guidate dall'allora presidente iracheno Saddam Hussein. (Today.it)

Che venerdì sera - dopo l'attacco israeliano a Beirut che ha colpito mortalmente il leader di Hezbollah, Haasn Nasrallah - ha usato parole di prudenza. Perché, ha detto a New York a margine dell'Assemblea generale dell'Onu, «le scelte che tutte le parti faranno nei prossimi giorni determineranno il percorso di questa regione, con profonde conseguenze per il suo popolo». (il Giornale)