AI Act, affondo delle big tech: "Norme frenano innovazione, Ue cambi rotta"

Le tante e frammentate regole dell’Unione europea sono un ostacolo all’innovazione, soprattutto nel campo dell’intelligenza artificiale: lo scrive un gruppo di circa 50 aziende, ricercatori e associazioni industriali – coordinati da Meta e tra cui figurano Ericsson, Spotify e Engineering – che hanno firmato una lettera aperta invitando i responsabili politici e le autorità di regolamentazione dell’Ue ad agire e sostenere lo sviluppo dell’Ai in Europa (CorCom)

Ne parlano anche altri media

(Adnkronos) – L’arte incontra l’intelligenza artificiale: lo fa a Milano, presso il Meet Digital Culture Center – il Centro Internazionale per l’Arte e la Cultura Digitale – dove è stata aperta la mostra “AI Yoga per Intelligenze Artistiche”. (Il Giornale dell'Umbria – il giornale on line dell'Umbria)

“Dalla prossima finanziaria ci aspettiamo che avvenga un cambiamento culturale che in Italia si fa fatica a partorire. In tal senso, chiediamo che il Governo porti avanti l’impegno preso in campagna elettorale e si continui a lavorare su questo aspetto. (Il Giornale d'Italia)

«L'intelligenza artificiale? L'Europa è già in partita». Parola di startupper

"Un cambiamento di rotta" dell'Europa sull'Intelligenza artificiale per non "restare esclusa dai grandi benefici di una tecnologia aperta in grado di accelerare la crescita economica e la ricerca". In particolare si concentrano sull'uso dei dati europei e chiedono "decisioni armonizzate, coerenti, rapide e chiare nelle normative che ne permettano l'utilizzo per l'addestramento dell'IA a beneficio dei cittadini europei" altrimenti "privati dei progressi di cui godono Usa, Cina e India". (Tuttosport)

Il rapporto sulla competitività di Mario Draghi? Una spinta eccezionale. «L’Europa ce la farà a superare la sfida tecnologica e l’Italia saprà dare un contributo importante. (Corriere della Sera)