Trump: "Tregua nel Mar Nero". E Putin può esultare, ecco perché
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Cinque passi verso la tregua tra Ucraina e Russia in un percorso a ostacoli. Donald Trump annuncia "grandi progressi" nei negoziati dopo la tre giorni in Arabia Saudita, dove la delegazione americana ha avuto colloqui separati con Kiev e con Mosca. Mentre il cessate il fuoco integrale già accettato da Kiev rimane un desiderio del presidente americano, i summit producono un'ipotesi di passo avanti verso la tregua nel Mar Nero e cercano di puntellare lo stop agli attacchi alle infrastrutture energetiche, che in teoria dovrebbe essere già in vigore e in realtà viene violato quotidianamente. (Adnkronos)
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Si riunirà a Parigi un altro summit dei leader dei Paesi «volonterosi» disposti ad aiutare l'Ucraina in vista di un cessate il fuoco, che sarebbe il primo dal febbraio 2022, quando la Russia ha invaso il Paese vicino, attaccando l'assetto della sicurezza europea nato dalla caduta dell'Unione Sovietica. (Corriere della Sera)
Al porto di Ravenna la notizia è accolta con grande interesse, anche se le divergenze tra Mosca e Kiev non mancano. Una tregua navale tra Russia e Ucraina nel Mar Nero. (il Resto del Carlino)
Pur tra mille difficoltà, e mentre i combattimenti proseguono con intensità quasi inalterata, il negoziato tra Usa, Russia e Ucraina in qualche modo va avanti. (Inside Over)
Significa, tradotta con molta libertà, più o meno che il Cremlino «sta puntando i piedi», «sta tirando i piedi indietro». Spiega perché Mosca abbia rallentato, aumentando le richieste per l’intesa sul Mar Nero e per lo stop agli attacchi in quell’area, consentendo la navigazione in sicurezza delle navi che trasportano merci, a partire dal grano. (ilmessaggero.it)
La Russia ha ricevuto una risposta generale da Washington in merito alle sue condizioni per la ripresa della cosiddetta 'Iniziativa del Mar Nero', ma non ci sono ancora accordi specifici, ha specificato il viceministro degli Esteri russo, Serghei Ryabkov. (Italia Oggi)
E' ''un non-accordo'' quello sul Mar Nero raggiunto tra esperti americani e russi a Riad, in Arabia Saudita. Perché ''per entrare in vigore ''necessita di un ulteriore accordo sulla revoca di sanzioni alla Russia'', obiettivo che ''non dipende solo dagli Stati Uniti, ma anche dall'Europa''. (Adnkronos)