Giovinazzo: il cammino quaresimale nel Santuario del SS Crocifisso
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Il Santuario del SS Crocifisso, da tempo considerato la “sesta parrocchia” di Giovinazzo, si prepara ad accogliere fedeli e curiosi per un percorso spirituale che, come ogni anno, si snoda attraverso i quaranta giorni della Quaresima. Luogo di grande spiritualità, il Santuario non è solo un punto di riferimento per i giovanizzesi, ma anche un crocevia di preghiera e riflessione per chiunque vi giunga, proveniente da altre chiese o comunità. Qui, tra le mura che ospitano i Frati Cappuccini e l’intera famiglia francescana, si respira un’atmosfera che invita alla meditazione e alla conversione interiore.
Il programma liturgico, avviato già dal Mercoledì delle Ceneri, il 5 marzo, si articola in una serie di celebrazioni pensate per accompagnare i fedeli nel loro cammino verso la Pasqua. Tra queste, spicca la Statio penitenziale aperta a tutti, presieduta dal vescovo, un momento di raccoglimento collettivo che segna l’inizio di un periodo di prova e di crescita spirituale. La Quaresima, infatti, non è semplicemente un tempo di attesa, ma un’opportunità per rinnovare la propria fede attraverso la preghiera, il digiuno e la carità, pilastri che sostengono il percorso di conversione.
Fra Roberto Pasolini, figura centrale nella vita del Santuario, sottolinea come la preghiera sia “un’arma” della penitenza, un mezzo per entrare in comunicazione con Dio e celebrare la sua presenza nella vita quotidiana. «Queste settimane ci ricordano che sì, siamo polvere, ma nella nostra piccolezza c’è un grande mistero di eternità», afferma il frate, invitando i fedeli a vivere con intensità un periodo che, pur essendo “speciale”, dovrebbe riflettere ciò che ogni cristiano è chiamato a praticare sempre: l’esame di coscienza, la meditazione e una continua conversione.
Non mancano, inoltre, iniziative che coinvolgono l’intera diocesi, come la lettera inviata dal parroco di Tolfa, don Martin Bahati, in occasione del Mercoledì delle Ceneri. Rivolgendosi ai tolfetani, don Bahati ha ricordato come la Quaresima sia un “tempo sacramentale della conversione”, un’occasione per allenare lo spirito e prepararsi alle celebrazioni pasquali. Un messaggio che, pur proveniente da un’altra realtà, risuona con forza anche tra le mura del Santuario giovinazzese, dove il silenzio e la preghiera si intrecciano con gesti di carità e condivisione.