DL Milleproroghe: confermata la stretta sull’auto aziendale. Aniasa: “scelta immotivata che porterà minori entrate per l’Erario”
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La tanto temuta stretta fiscale sulle auto aziendali in fringe benefit non sarà rinviata. Il dibattito in Commissione Affari Costituzionali del Senato ha infatti escluso gli emendamenti che intendevano rivedere l’impatto della stretta sulle auto aziendali in fringe benefit prevista nell’ultima Legge di Bilancio. Si conferma quindi l’impianto della norma che aumenta il prelievo in busta paga dei dipendenti che hanno una vettura aziendale diesel o benzina (Il Messaggero - Motori)
Ne parlano anche altri media
La Commissione Affari Costituzionale del Senato ha bocciato gli emendamenti alla Legge di Bilancio che avrebbero ridotto il carico fiscale sulle auto aziendali, provocando la protesta di ANIASA, l’Associazione Confindustria che rappresenta il settore mobilità. (Automoto.it)
La stretta green introdotta dalla manovra penalizza soprattutto le auto ibride e quelle con motori termici con emissioni fra 61 e 160 g/km, che costituiscono il 75% delle immatricolazioni. È stata confermata la stretta sulle auto aziendali introdotta dalla manovra per il 2025, ma la salvaguardia attesa nel Milleproroghe non è arrivata. (Il Sole 24 ORE)
Così l’ Aniasa , l’Associazione che all’interno di Confindustria rappresenta il settore dei servizi di mobilità, commenta la scelta della commissione Affari Costituzionali del Senato di respingere e far ritirare gli emendamenti che intendevano rivedere l’impatto della stretta sulle auto aziendali in fringe benefit prevista nell’ultima legge di Bilancio. (Il Sole 24 ORE)
Il settore delle auto aziendali in Italia coinvolge oltre un milione di lavoratori e ha sempre giocato un ruolo vitale nel sostenere la mobilità delle imprese e il rinnovamento del parco auto nazionale. (Info Motori)
A pagarne le conseguenze sono principalmente i dipendenti della classe media che, nonostante l'immatricolazione della vettura aziendale sia del dicembre 2024, si troverà costretto a pagare una tassazione maggiore in busta paga. (Virgilio)
La stretta green penalizza soprattutto le auto ibride e quelle con motori termici con emissioni fra 61 e 160 g/km che costituiscono il 75% delle immatricolazioni. È stata confermata la stretta sulle auto aziendali introdotta dalla manovra per il 2025, ma la salvaguardia attesa nel Milleproroghe non è arrivata. (Il Sole 24 ORE)