Allerta arancione: scuole chiuse nel Valdarno fiorentino
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L’allerta meteo di codice arancione, emanata dalla Regione Toscana per la giornata di venerdì 14 marzo, ha portato alla chiusura delle scuole di ogni ordine e grado in diversi comuni del Valdarno fiorentino. La decisione, presa in via precauzionale, segue le previsioni che indicano temporali intensi e un elevato rischio idraulico, con precipitazioni particolarmente intense tra le 6:00 e le 14:00.
A Reggello, il sindaco Piero Giunti ha firmato un’ordinanza che sospende l’attività didattica per l’intera giornata. “L’aggravarsi delle previsioni meteo, comunicate durante l’ultimo aggiornamento con la Prefettura e la Protezione Civile regionale alle 20:45, ci ha spinto a questa scelta”, ha spiegato Giunti, sottolineando come la sicurezza della popolazione sia prioritaria. Anche a Pisa, il sindaco Michele Conti ha disposto la chiusura delle scuole, ribadendo l’importanza di evitare rischi legati agli spostamenti in condizioni meteorologiche avverse.
A Borgo San Lorenzo, le misure straordinarie adottate vanno oltre la sospensione delle lezioni. Oltre alle scuole, resteranno chiusi asili nido, centri diurni, parchi, aree verdi pubbliche e persino i cimiteri comunali. La decisione è stata presa al termine di una riunione straordinaria tra sindaci, Prefettura e Protezione Civile, durante la quale è stata confermata l’eccezionalità dell’allerta. Le autorità hanno invitato i cittadini a limitare gli spostamenti allo stretto necessario, soprattutto nelle aree prossime ai corsi d’acqua, dove il rischio idraulico potrebbe manifestarsi con maggiore intensità.
La chiusura delle scuole, seppur drastica, rientra in un quadro di misure preventive volte a evitare situazioni di pericolo. L’allerta arancione, infatti, non riguarda solo i temporali, ma anche il possibile accumulo di acqua in zone già vulnerabili, con il rischio di esondazioni o allagamenti. Le autorità locali, coordinate dalla Prefettura, hanno agito in modo tempestivo, cercando di bilanciare la necessità di garantire la continuità dei servizi con quella di proteggere la popolazione da potenziali emergenze.