Ocse: ragazze più brave ma guadagnano di meno, in Italia gap più ampio
Articolo Precedente
Articolo Successivo
Ragazze e donne ottengono migliori risultati scolastici degli uomini ma hanno maggiore difficoltà nel mondo del lavoro, oltre a una retribuzione sensibilmente più bassa. Questo quanto emerge dal rapporto «Education at a Glance 2024» stilato dall’Ocse. Secondo il report infatti, si starebbe addirittura ampliando il divario fra i voti delle donne tra i 25 e i 34 anni e quelli dei loro coetanei, tanto che il 54% delle giovani donne sono più propense a conseguire una laurea rispetto ai colleghi. (Il Sole 24 ORE)
La notizia riportata su altre testate
Lavoro, la parità di genere migliora competitività imprese Cos'è il gender pay gap? Per Anna Seth, consigliera per il programma di sviluppo delle Nazioni Unite, si tratta del “più grande furto della storia”. (ilmessaggero.it)
L’Italia presenta una percentuale significativa di giovani NEET. Dal documento Education at a Glance 2024 dell’OCSE pubblicato oggi, 10 settembre, sono emersi vari dati che riguardano l’Italia e molti elementi che riguardano il sistema d’istruzione italiano e il relativo mondo del lavoro. (Tecnica della Scuola)
Ocse: ragazze più istruite ma guadagnano solo il 58% dei coetanei maschi (Il Sole 24 ORE)
EDUCATION AT GLANCE / EDIZIONE 2024: ETA’ NELL’ISTRUZIONE – Sono tre i campanelli d’allarme (alert) internazionali: rischio povertà per chi ha basso livello di istruzione; le donne più brave nei percorsi di istruzione ma pagate meno nel mercato del lavoro; prima infanzia cruciale per un inizio equo nel percorso educativo. (UIL Scuola - La voce libera della scuola)
Nel rapporto Ocse sull’istruzione sotto la lente gli squilibri di genere nello studio che perpetuano stereotipi e disuguaglianze, limitando le opportunità e restringendo le prospettive. Leggi l’articolo (Il Sole 24 ORE)
È stato pubblicato oggi l’annuale rapporto "Education at a Glance" curato dall'OCSE, l'Organizzazione per la cooperazione e per lo sviluppo economico, dove si può leggere che nel nostro Paese il 20% (la media OCSE è al 14%) dei giovani fra i 25 e i 34 anni non completa il ciclo di istruzione secondaria di secondo grado. (FLC CGIL)