Dalle banane alle auto (e non solo). Tutti i prodotti a rischio qua in Europa col mega sciopero dei portuali USA

Si tratta della più grande protesta di chi lavora nei porti americani degli ultimi cinquant'anni che ha coinvolto 45.000 lavoratori portuali, dal Maine al Texas. Al terzo giorno, sono bloccate le operazioni di scarico Lunghe file di navi portacontainer all’esterno dei principali porti degli Stati Uniti stanno mettendo a rischio l‘approvvigionamento di una serie di beni, di vario genere, dalle banane ai ricambi per le automobili (StartupItalia)

Ne parlano anche altre testate

INSERITO DA: Orienta spa – IL GIORNO: 05/09/2024 SETTORE: Logistica e Trasporti (Il Giornale dell'Umbria – il giornale on line dell'Umbria)

Anche le azioni del vettore marittimo israeliano ZIM Integrated Shipping (ZIM.US) stanno perdendo quasi l'8% prima dell'apertura del mercato statunitense. (XTB)

"Con effetto immediato, tutte le attuali azioni lavorative cesseranno e tutto il lavoro coperto dal contratto principale riprenderà", hanno affermato giovedì sera l'ILA e l'USMX in una dichiarazione congiunta. (IVG.it)

Lo sciopero nei porti della costa orientale e del Golfo degli Stati Uniti si è concluso la notte del 3 ottobre 2024 (ora locale), dopo avere raggiunto un accordo provvisorio sui salari. Tuttavia, più di quaranta navi sono ancora in attesa di scaricare merci per miliardi di dollari, e ciò significa che le difficoltà non sono ancora terminate. (TrasportoEuropa)

Nonostante i toni sempre più duri raggiunti ieri lasciassero immaginare che lo sciopero potesse protrarsi a lungo, una nota diffusa in serata da Ila e Usmx ha annunciato la firma di un accordo provvisorio tra le due parti che mette fine, perlomeno temporaneamente, allo stop delle attività nei porti della costa est e del Golfo degli Stati Uniti (shippingitaly.it)

Riceviamo e volentieri pubblichiamo (ShipMag)