Crescita, l’Italia tiene: il Mezzogiorno traina e va meglio del G7

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ilmattino.it ECONOMIA

Il Pil italiano ha chiuso il quarto trimestre 2024 con una crescita congiunturale nulla rispetto al terzo trimestre, a seguito di un miglioramento dell’industria accompagnato da un calo di servizi e agricoltura. Di questi tempi, aver mantenuto nell’ultimo scampolo del 2024 i livelli precedenti del Pil per l’Italia è comunque oro che cola, considerando la profonda crisi euro-tedesca in corso, con un calo del Pil nel quarto trimestre dello 0,2% in Germania e dello 0,1% in Francia (economia anch’essa in arretramento una volta esauritosi l’effetto spinta delle Olimpiadi di Parigi). (ilmattino.it)

Su altri giornali

Il 2024, invece, dovrebbe chiudersi con un Pil reale di +0,6/+0,7%. Sono i nuovi calcoli aggiornati dell'Osservatorio dei conti pubblici italiani (Ocpi) dell'Università Cattolica di Milano, pubblicati dopo i dati del Pil diffusi dall'Istat. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Il Pil anemico, azzerato da sei mesi, di sicuro cambia il quadro macro disegnato dal governo nel Psb, il Piano strutturale di bilancio inviato a Bruxelles in autunno. ROMA – Non ci saranno manovre correttive. (la Repubblica)

La pagella è provvisoria, e quella definitiva che arriverà nelle prossime settimane potrebbe riservare qualche bella sorpresa, grazie a tecnicalità legate al calendario. (Avvenire)

Conti pubblici: Osservatorio Cattolica, Pil sotto attese, salgono deficit e debito (Il Sole 24 ORE)

ROMA (ITALPRESS) - La crescita dell'Italia si è fermata. Nel quarto trimestre del 2024, come in quello precedente, infatti, il Prodotto interno lordo registra una crescita congiunturale nulla, mentre sale dello 0,5% su base annuale. (Il Sole 24 ORE)

Sono i nuovi calcoli aggiornati dell’ Osservatorio dei conti pubblici italiani (Ocpi) dell’Università Cattolica di Milano, pubblicati dopo i dati del Pil diffusi dall’Istat. La crescita dell’Italia, che parte da trend acquisito pari a zero, si attesterà nel 2025 al +0,4%: peggiorano il deficit, dal 3,3 al 3,6% del pil, e portando il debito, che aumenta di 1,5 punti, a quota 138,4% del Pil. (Il Sole 24 ORE)