Sciopero in laguna per il 95% dei dipendenti Actv e chi non vuole aderire fatica a raggiungere il posto di lavoro. In Fvg «non è uscito quasi nessun mezzo»
Trasporto acqueo pressocchè inesistente, ben il 95% del personale Actv ha aderito allo sciopero di 24 ore (chiamato da Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Faisa Cisal e Ugl Fna) iniziato a mezzanotte di giovedì 7 novembre. «Un dato falsato - specifica l'azienda - perché i pochi dipendenti che oggi si sono svegliati per andare a lavorare, hanno avuto difficoltà a raggiungere il posto di lavoro». Numerosi disagi Code di auto lungo tutto il ponte della Libertà a partire dalle 7 di mattina e numerosi disagi per i mancati collegamenti tra la terraferma e la città storica. (ilgazzettino.it)
La notizia riportata su altri giornali
Proprio per la deroga parziale alle fasce di garanzia Gtt ha comunicato che è prevista "una forte riduzione del servizio: alcune linee quindi potrebbero non essere attive e anche dove il servizio è garantito ci potrebbero essere meno mezzi del necessario per soddisfare la normale richiesta". (Tiscali Notizie)
L’incontro avrà l’obiettivo di analizzare le questioni più urgenti, promuovendo un dialogo costruttivo tra le parti per individuare soluzioni condivise e migliorare la gestione delle attuali criticità del settore. (Finanza Repubblica)
(Adnkronos) – “Adesioni oltre il 90% dello sciopero”. (Il Giornale dell'Umbria – il giornale on line dell'Umbria)
"Abbiamo dati ottimi, adesioni allo sciopero di oltre il 90%. E' evidente che quello che sta succedendo è la richiesta molto precisa di aumentare le risorse. Qui c'è un problema che riguarda sia il governo, perché le risorse stanziate nella legge di Bilancio sono totalmente insufficienti per rinnovare il contratto, e allo stesso tempo c'è un atteggiamento delle imprese non accettabili, perché non stanno facendo quello che deve essere fatto", sostiene Maurizio Landini che parla a margine della manifestazione indetta all'esterno del ministero dei trasporti in occasione dello sciopero del trasporto pubblico nazionale. (Il Sole 24 ORE)
Un venerdì nero per i pendolari che si muovono in bus, tram e metro. A rendere difficile la vita per i viaggiatori è lo sciopero nazionale di 24 ore indetto dai sindacati, con tanto di manifestazione a Roma davanti al ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture. (il Giornale)
Nella giornata di venerdì 8 novembre gli addetti del trasporto pubblico locale scioperano per l’intera giornata in tutto il Paese, senza fasce di garanzia, o, meglio, garantendo solo il 30% del servizio in fasce orarie che di solito sono assicurate al 100% (con parziali variazioni azienda per azienda, le corse garantite al 30% sul territorio provinciale si sono concentrate in particolare tra le 6.15 e le 9.15 del mattino e nel primo pomeriggio dalle 12.30 alle 15.30). (L'Eco di Bergamo)