Taglio agli incentivi. Un dramma per l'auto, ma il mercato certifica il loro fallimento

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Morti sul lavoro

L’ennesimo calo (9,1%) delle immatricolazioni di ottobre (126.488 le autovetture nuove acquistate in Italia, contro le 139.078 dello stesso mese dell’anno precedente) oltre a confermare la crisi cronica del comparto, sembra indicare il sostanziale fallimento della politica degli incentivi. Lo strumento varato nel 2022 sotto forma di ecobonus per rilanciare l’automotive aveva una dotazione iniziale di 8,7 miliardi di euro, e quest'anno è stata già ridotta a circa 5,75 miliardi (750 milioni per il 2025 e 1 miliardo l'anno dal 2026 al 2030). (Avvenire)

Se ne è parlato anche su altre testate

Dobbiamo prenderne atto e concentrare le risorse sugli investimenti”: con queste parole il ministro delle Imprese e del Made in Italy Adoldo Urso ha risposto a un’interrogazione da parte di acluni senatori del Partito Democratico riguardante il taglio dell’80% delle risorse per il Fondo Automotive previsto dalla legge di bilancio. (AlVolante)

Tuttavia, la strada verso la produzione di massa di automobili elettriche non è priva di sfide. La produzione di auto elettriche sta vivendo un momento di grande entusiasmo e innovazione. Le case automobilistiche stanno investendo ingenti risorse per sviluppare veicoli ecologici e in grado di soddisfare le esigenze di un mercato in rapida evoluzione. (CUENEWS | Space)

Ricordiamo che la dote originaria era di 403 milioni di euro, fondi che erano utilizzabili per l’acquisto di vettura con un prezzo massimo di 42.700 euro, ricevendo uno sconto di 1.500 euro (qui per tutti i dettagli). (AlVolante)

O tornano gli incentivi, o addio transizione verso l’auto elettrica

Il ministro delle Imprese e del Made in Italy, a Palazzo Madama, ha risposto a un’interrogazione parlamentare di alcuni senatori del PD. Se qualche giorno fa, nonostante si parlasse di tagli , c’era ancora una speranza sugli incentivi, le ultime parole di Adolfo Urso sono abbastanza lapidarie. (Auto.it)

Tutte le contraddizioni del governo di destra. Da un lato, ha chiesto a Bruxelles il rinvio della scadenza del 2035. (Vaielettrico.it)

Con una nota ufficiale, l’Unrae ha espresso profondo sconcerto e preoccupazione per la decisione del Governo di sottrarre ben 4,6 miliardi – dei 5,8 residui per il periodo 2025-30 – dal “Fondo per la transizione verde, la ricerca, gli investimenti del settore automotive e per il riconoscimento di incentivi all’acquisto di veicoli non inquinanti”. (Economy Magazine)