Venezia scende in campo. La lezione di Amelio: la guerra non è un film ma orrore senza fine
La guerra e la pandemia si incrociano, passano sui corpi e sulle anime della gente, in Campo di battaglia di Gianni Amelio, passato ieri in concorso, primo dei 5 film italiani e accolto da 7 minuti di standing ovation. Guerra e pandemia, ma non siamo nel presente: siamo nel 1918, al crepuscolo della Prima guerra mondiale. Caporetto ha portato il suo carico di devastazione, di morti, di mutilati, mutilati anche nella speranza. (QUOTIDIANO NAZIONALE)
Ne parlano anche altre testate
Non è fatto di trincee né avamposti il Campo di battaglia di Gianni Amerio, ma delle corsie e delle sale operatorie di un ospedale. In prima linea, nel film con cui il regista, Leone d’oro nel 1998 con Così ridevano, è tornato in concorso a Venezia, ci sono gli ufficiali medici. (Corriere della Sera)
Campo di battaglia, la recensione video: lo scontro ideologico tra medici nella Guerra è un piccolo film Pubblicazione: 01 settembre alle 00:20 (BadTaste.it Cinema)
La storia è intensa: sul finire della Prima guerra mondiale, due ufficiali medici amici d’infanzia lavorano nello stesso ospedale militare, dove ogni giorno arrivano dal fronte i feriti più gravi. (Best Movie)
|| È campo di battaglia di Gianni Amelio il primo film in concorso alla 81 Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia nella giornata anche di Jude Law e dell’ attesa domani per George Clooney. (ANTENNA TRE)
Presentati in questi giorni nella kermesse veneziana della Mostra Internazionale d’arte cinematografica, arrivano a Lucca ad EstatecinemA per incontrare il pubblico due grandi protagonisti del cinema italiano, con i loro film in anteprima. (LA NAZIONE)
Prodotto da Kavac Film, Ibc Movie, One Art con Rai Cinema, il film è ambientato in Friuli-Venezia Giulia sul finire della Prima guerra mondiale. Un film che, attraverso la guerra, parla di vita, di morte e di ideali a cui aggrapparsi per rimanere umani. (il Resto del Carlino)