Verso la manovra, la coperta è corta: ma oltre al taglio del cuneo fiscale restano gli aiuti alle mamme che lavorano?
La coperta è corta. E la manovra da 23-25 miliardi di euro che il governo punta a proporre partirà certamente dalla conferma del taglio delle aliquote Irpef in vigore da quest’anno e alla riproposizione della riduzione del cuneo sui salari medio bassi. Prende corpo anche un rinnovo degli aiuti previsti per le mamme lavoratrici . Certo un primo punto sugli interventi da finanziare sarà fatto tra la premier Giorgia Meloni e i due vicepremier Antonio Tajani e Matteo Salvini a fine mese, il 30 agosto. (Gazzetta del Sud)
Ne parlano anche altri media
Il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali Marina Calderone è intervenuta al Meeting di Rimini 2024 durante l’incontro “Politiche e strategie per un lavoro che cambia”. Un’occasione per parlare delle strategie presenti e future in un contesto sempre più dinamico del mercato del lavoro. (Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali)
Da settori della maggioranza predicano la calma. Sarà anche "troppo presto" come ripetono, ma le indiscrezioni che circolano sulla prossima manovra di bilancio sono comunque la cartina di tornasole delle differenze tra i partiti del centrodestra sul perimetro della prossima manovra. (L'HuffPost)
Un dossier che, in ottica della manovra, al Mef come al ministero del Lavoro non vorrebbero toccare, viste le difficoltà strutturali in un’Italia che invecchia sempre di più e cresce - seppure in tendenza con l’Europa - ancora lentamente. (ilmessaggero.it)
La manovra, ancora prima che venga completata la consueta “lista della spesa” dai partiti della maggioranza, oscillerebbe, secondo alcuni tecnici, già oltre i 25 miliardi con la concreta possibilità di diventare più robusta. (Il Sole 24 ORE)
Per loro la certezza è semmai il taglio di alcune fra le oltre seicento agevolazioni fiscali in vigore. Non costa moltissimo, e fin qui no… (La Stampa)
«Con una denatalità così forte non possiamo perdere di vista il sostegno alla genitorialità», è il pensiero della senatrice di Fdi, membro della commissione Lavoro del Senato, Paola Mancini. (NT+ Lavoro)