Gaetano Pesce per Napoli

Gaetano Pesce per Napoli Inaugurazione dell'installazione d’arte pubblica "Tu si ‘na cosa grande”, concepita da Gaetano Pesce per Napoli contemporanea Il 9 ottobre a Napoli, alle ore 18:45, si inaugura “Tu si ‘na cosa grande”, installazione d’arte pubblica concepita da Gaetano Pesce per Napoli contemporanea, il programma di mostre e installazioni voluto dal sindaco Gaetano Manfredi e curato da Vincenzo Trione, consigliere del sindaco per l’arte contemporanea e l’attività museale, che mira a riaffermare con forza il ruolo di Napoli come una delle capitali della contemporaneità. (Comune di Napoli)

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Tu si ‘na cosa grande è l’opera dell’artista e designer Gaetano Pesce che si erge in piazza Municipio. Si tratta di un omaggio alla città di Napoli che è stato accolta con non poca ilarità. Scopriamo cosa c’è davvero dietro questa figura retorica per nulla banale. (Eco Internazionale)

A qualcuno, sui social, è parso un accostamento più che naturale, quello tra il re del porno e l'opera di Gaetano Pesce, che da ieri svetta tra il Maschio Angioino e Palazzo San Giacomo, che di certo non è passata inosservata e che è subito finita al centro di un polverone che cresce di ora in ora, presa di mira per la sua, evidente, forma fallica. (Corriere della Sera)

Se si parla di Pulcinella non si può non passare per lui, il principale produttore della maschera partenopea in versione artistica. (ilmattino.it)

Pulcinella, l'opera ha violato il progetto

In Piazza Municipio, nel cuore di Napoli, è stato eretto un grande fallo alto 12 metri. Dicono che sia un'opera che raffiguri Pulcinella, ma è inequivocabilmente un fallo, sponsorizzato come soluzione al problema della denatalità. (il Giornale)

Un artista ha il diritto di esprimersi come meglio crede. Nel momento in cui sente la fata creatrice corrergli incontro non può e non deve metterle la museruola. L’arte deve – dovrebbe – per sua natura essere aliena da ogni preoccupazione di dover piacere o meno agli altri e alla critica. (Avvenire)

A Palazzo San Giacomo se ne fanno vanto, dimenticando che la piattaforma social ormai denominata X nelle mani trumpiane di Musk è diventata lo sversatoio dello stupidario mondiale. I social impazzano: meme e post tracimano dai cellulari, dai tablet, dai computer. (Corriere della Sera)