Scontri a Bologna, il sindaco attacca prefetto e Meloni. E multa Patrioti e Casapound
Il caso Bologna non si spegne e continua invece lo scontro durissimo che da giorni vede il sindaco Matteo Lepore e il governo sulle opposte barricate. Il primo cittadino in un’intervista al Corriere della Sera ha contestato punto per punto la ricostruzione fatta dal prefetto di Bologna Attilio Visconti sulla gestione della manifestazione dei Patrioti, accusandolo di «usare parole ai limiti della falsità». (Corriere della Sera)
La notizia riportata su altri media
Dopo un blocco delle forze dell'ordine in prossimità di piazza XX Settembre, la piazza è stata raggiunta e in un lato della stessa si sono susseguiti gli interventi, come era stato previsto … (La Repubblica)
A sinistra è cominciata una nuova competizione: spararla grossa su quanto accaduto a Bologna sabato scorso con i poliziotti presi a botte dagli antifascisti. Come è noto il sindaco Lepore ha attaccato il governo affermando che l'esecutivo ha mandato "300 camice nere". (Liberoquotidiano.it)
Il documento, "valutata la necessità di predisporre adeguate misure di garanzia del regolare svolgimento dell’iniziativa preavvisata", viene firmato, "letti l’articolo 17 della Costituzione e gli articoli 18 e seguenti del testo unico delle leggi di pubblica sicurezza" dal questore Antonio Sbordone. (il Resto del Carlino)
Parlando alla commissione sulla pandemia, il capo della Federazione dei medici Filippo Anelli riscrive la storia: «I dottori erano liberi di curare come volevano». (La Verità)
Chissà se Matteo Salvini e Ignazio La Russa sanno che a Bologna il primo a regolarizzare un centro sociale autogestito fu Giorgio Guazzaloca. Con il pragmatismo del commerciante, il primo (e al momento unico) sindaco di centrodestra della città nella storia repubblicana riconobbe il valore del Teatro polivalente occupato. (il manifesto)
Bologna, i militanti di CasaPound sfilano al corteo di sabato: le immagini 11 novembre 2024 (Il Sole 24 ORE)