Migranti in Albania, cosa succede dopo il decreto legge dell'Italia sui "Paesi sicuri"

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Proviamo a spiegare i dubbi sollevati dall'intervento del governo italiano per salvare il "modello Albania" dopo la bocciatura dei giudici di Roma. La questione rischia di essere più politica che giuridica PUBBLICITÀ L'Italia è corsa ai ripari approvando lunedì un decreto che corregge l'invio di richiedenti asilo in Albania, dopo la sentenza del Tribunale di Roma che ha ordinato il ritorno dei primi migranti mandati in Centri di rimpatrio (Cpr) fuori dai confini Ue. (Euronews Italiano)

Ne parlano anche altre fonti

“Partito democratico, Movimento 5 stelle e Alleanza Verdi Sinistra hanno presentato un’interrogazione alla Commissione europea chiedendo se intende aprire una procedura d’infrazione contro l’Italia per l’accordo sui flussi migratori con l’Albania. (Radio Radio)

25, recante «Attuazione della direttiva 2005/85/CE recante norme minime per le procedure applicate negli Stati membri ai fini del riconoscimento e della revoca dello status di rifugiato»; Vista la direttiva 2013/32/UE del Parlamento europeo e del Consiglio del 26 giugno 2013; Vista la sentenza della Corte di Giustizia dell'Unione Europea, del 4 ottobre 2024 (causa C-406/22), che dichiara che «l'articolo 37 della direttiva 2013/32/UE deve essere interpretato nel senso che osta a che un paese terzo sia designato come Paese di origine sicuro quando alcune parti del suo territorio non soddisfano le condizioni materiali per tale designazione, stabilite nell'allegato I della predetta Direttiva»; Considerata la straordinaria necessita' ed urgenza di designare i Paesi di origine sicuri, tenendo conto della sentenza della Corte di Giustizia dell'Unione Europea, del 4 ottobre 2024 (causa C-406/22), escludendo i Paesi che non soddisfano le condizioni per determinate parti del loro territorio (Camerun, Colombia e Nigeria); Considerato il regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio del 14 maggio 2024, n. (Dottrina Lavoro)

Le politiche migratorie, o più propriamente le politiche di difesa dall’immigrazione, applicate con maggiore o minore durezza da tutti i paesi europei non sono che una crudele messa in scena. Crudele perché provocano innumerevoli morti e sofferenze, messa in scena perché impraticabili, inadeguate, economicamente insostenibili, o del tutto inefficaci. (il manifesto)

Dl Albania, il Colle firma. Torna il ricorso in appello. I magistrati: “Sarà il caos”

Per accennare al problema della grottesca situazione alla quale stiamo assistendo oggi in Italia con la recente sentenza del Tribunale di Roma riguardo ai migranti in Albania, dobbiamo necessariamente partire da Montesquieu, a meno che non si voglia partire addirittura da Platone che, nel dialogo «La Repubblica», aveva già accennato alla separazione dei poteri. (Italia Oggi)

Il 21 ottobre il Consiglio dei ministri ha approvato un decreto-legge (decreto “paesi sicuri”) che introduce disposizioni urgenti sulle procedure per il riconoscimento della protezione internazionale, dopo le polemiche che sono seguite alla decisione del Tribunale di Roma (decreto n. (Valigia Blu)

ROMA. Perché da lì fioccano le sentenze che danno torto al ministero dell’Interno. (La Stampa)