Suicidio assistito, respinta di nuovo la richiesta di Martina Oppelli

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Friuli Oggi INTERNO

Martina Oppelli, affetta da sclerosi multipla progressiva, ha visto nuovamente respinta la sua richiesta di assistenza per il suicidio assistito da parte dell’Azienda Sanitaria Universitaria Giuliano Isontina. Martina, totalmente dipendente da macchinari, farmaci e assistenza continua per le sue funzioni vitali, ha espresso la sua indignazione per questa decisione: “L’ASUGI, nella relazione medica contenente il diniego in merito alla mia richiesta di aiuto alla morte volontaria, tra l’altro pervenuta il 13 agosto, quando io cerco di sopperire al caldo asfissiante, nega l’evidenza: che io sia in una situazione di totale dipendenza vitale da persone, farmaci e macchinari. (Friuli Oggi)

La notizia riportata su altre testate

Oppelli è malata di sclerosi ed è dipendente da macchinari, farmaci e assistenza continua per le sue funzioni vitali. Di Nuovo. (Il Friuli)

Martina Oppelli, l'architetta triestina di 49 anni, affetta da sclerosi multipla progressiva, ha presentato un esposto alla Procura di Trieste per rifiuto di atti d'ufficio e tortura nei confronti dei medici dell'azienda sanitaria universitaria giuliano isontina, portando dunque la vicenda anche nelle sedi penali. (Espansione TV)

La commissione medica che ha rivalutato il suo caso dopo che il Tribunale di Trieste aveva ordinato all’Asugi il 17 luglio scorso di ripetere entro 30 giorni la procedura ha confermato che Oppelli, una donna triestina ammalata di s… (Il Piccolo)

Un nuovo no al suicidio assistito per Martina Oppelli. Lo rende noto l'associazione Luca Coscioni, sottolineando che “nonostante un peggioramento delle sue condizioni e un’ordinanza del Tribunale di Trieste che imponeva una nuova valutazione medica, Asugi ha negato l'accesso alla morte volontaria, ignorando la sentenza 135 del 2024 della Corte costituzionale” ... (Luce)

Martina Oppelli, l'architetta triestina di 49 anni, affetta da sclerosi multipla progressiva e dipendente da macchinari, farmaci e assistenza continua per le sue funzioni vitali, ha presentato un esposto alla Procura di Trieste per rifiuto di atti d'ufficio e tortura nei confronti dei medici dell'Azienda sanitaria universitaria Giuliano Isontina, portando dunque la vicenda anche nelle sedi penali. (L'HuffPost)

La donna ha protestato: "Non posso, non voglio, subire una tortura di Stato". L'Asugi l'ha negato perché la donna non sarebbe tenuta in vita da terapie mediche, nonostante la sclerosi multipla le impedisca completamente di muoversi. (Fanpage.it)