Sfruttamento e frodi fiscali per Carrefour

A quasi un anno dal sequestro di 48 milioni ad Esselunga, ora tocca a Carrefour. La procura milanese disvela ancora una volta le forme di sfruttamento dei lavoratori, lasciati sempre senza contributi previdenziali e assistenziali, e le connesse frodi fiscali nel mondo della grande distribuzione organizzata, guardando more solito ai meccanismi delle scatole di “società serbatoio” di manodopera. C’è tutto questo nel provvedimento d’urgenza con cui il nucleo di polizia economico-finanziaria della Guardia di finanza ha sequestrato, su delega del sostituto procuratore Paolo Storari, 64,7 milioni di euro a Gs spa, il gruppo di supermercati italiani di proprietà del colosso francese Carrefour, quarto più grande gruppo di vendita al dettaglio nel pianeta come reddito e vendite e secondo a livello europeo. (il manifesto)

Su altri giornali

Un vero buco nero. Anzi nerissimo dal punto di vista del lavoro e del suo sfruttamento. (Il Fatto Quotidiano)

La guardia di finanza ha sequestrato a scopo preventivo 64,7 milioni di euro a GS spa, del gruppo Carrefour Italia, indagata per responsabilità amministrativa. (Fanpage.it)

I ‘serbatoi di manodopera’ Lo schema delittuoso dei ‘serbatoi di manodopera’ consiste nell’impiegare nella logistica e nel facchinaggio (‘movimentazione merci’) lavoratori ‘somministrati’ da un’impresa che a sua volta li procura da altra entità, spesso una cooperativa o un consorzio. (Great Italian Food Trade)

/ PAVIA C’è anche un pavese nell’indagine della procura di Milano per frode fiscale che ha portato al sequestro di quasi 65 milioni di euro alla società Gs del gruppo Carrefour. (La Provincia Pavese)

Di Emanuele Scarci Secondo gli inquirenti, gli accertamenti riguardano una complessa frode fiscale derivante dall’utilizzo, da parte della beneficiaria finale, ossia GS, del meccanismo illecito di fatture per operazioni giuridicamente inesistenti a fronte della stipula di fittizi contratti di appalto per la somministrazione di manodopera, in violazione della normativa di settore. (DM - Distribuzione Moderna)

Il meccanismo di false fatture, emesse tra il 2018 e il 2022, "ha comportato non solo il sistematico sfruttamento" dei lavoratori, costretti a passare come in una "transumanza" da una società all’altra, ma anche "ingentissimi danni all’erario". (IL GIORNO)