Senigallia, tragedia di un giovane studente

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INTERNO

A Senigallia, un quindicenne ha tragicamente posto fine alla sua vita, utilizzando la pistola d'ordinanza del padre, un agente di polizia locale. Il giovane, che frequentava il Corinaldesi Padovano, era noto per essere un ragazzo sensibile e introverso, ben inserito nella scuola e con buoni rapporti con compagni e personale scolastico. Tuttavia, dietro questa apparente normalità, si celava un dramma personale di cui pochi erano a conoscenza.

Secondo quanto riferito dalla madre ai carabinieri, il ragazzo era vittima di atti di bullismo da parte di alcuni compagni di scuola. Gli insulti volgari e pesanti, le prese in giro continue e le molestie fisiche avevano reso la sua vita insopportabile. Nonostante avesse confidato ai genitori il suo disagio, il giovane non ha trovato altra via d'uscita se non quella di un gesto estremo e disperato.

La sera della tragedia, dopo cena, il ragazzo ha preso la pistola del padre e si è recato in un casolare di campagna, dove ha deciso di porre fine alle sue sofferenze. La notizia ha sconvolto l'intera scuola, in particolare gli ex compagni della prima superiore, che hanno risentito maggiormente della tragedia. Il dirigente scolastico del Corinaldesi Padovano, Simone Ceresoni, ha ricordato il giovane come un ragazzo pieno di vita, che amava lo sport e che aveva buoni rapporti con tutti.

La madre, in una nota, ha fatto i nomi dei possibili giovani bulli che tormentavano il figlio, confermando che il ragazzo subiva atti di bullismo e veniva preso in giro con frasi volgari e pesanti.