Gaza, ucciso 20 anni dopo Aziz Salha in un raid, tra gli autori del linciaggio di Ramallah in cui vennero uccisi 2 riservisti Idf

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Guerra tra Gaza e Israele

A Gaza è stato ucciso 20 anni dopo Aziz Salha in un raid aereo nel centro della Striscia condotto dalle forze armate israelianea a Deir el Balah: era tra gli autori del linciaggio di Ramallah del 12 ottobre del 2000, in cui vennero uccisi dalla folla 2 riservisti Idf arrestati dalla polizia palestinese dopo essere entrati per sbaglio nel settore controllato dall’Autorità Nazionale. La vicenda È il 12 Ottobre del 2000 ed all’epoca nei territori occupati era in corso la seconda intifada. (Il Giornale d'Italia)

Ne parlano anche altri media

Aziz Salha, chi era l’uomo del “linciaggio di Ramallah” ucciso a Gaza: la foto con le mani insanguinate (Lettera43)

" ROMA, 03 OTT " Aziz Salha, uno degli autori nel 2000 del linciaggio di Ramallah, è stato ucciso in un bombardamento aereo israeliano nel centro della Striscia di Gaza: lo rendono... (Virgilio)

Il linciaggio nella città della Cisgiordania fu un violento episodio che avvenne presso la stazione di polizia di el-Bireh, dove una folla palestinese fece irruzione uccidendo e mutilando due militari israeliani che erano entrati accidentalmente nella città controllata dall’Autorità nazionale palestinese. (Il Fatto Quotidiano)

Ucciso a Gaza Aziz Salha, l’uomo con le mani insanguinate del linciaggio di Ramallah: chi era

Secondo fonti locali, in un attacco aereo israeliano a Deir al-Balah (striscia di Gaza centrale) è stato ucciso Abdel Aziz Salha, il terrorista palestinese tristemente famoso per la foto del 12 ottobre 2000 in cui mostrava entusiasta, dalla finestra della sede della polizia palestinese, le mani macchiate di sangue dopo aver partecipato al bestiale linciaggio … (israele.net)

La punizione finale vent’anni dopo. Due soldati in divisa, a bordo di un’auto civile si dirigono verso un check point dell’IDF alla periferia di Ramallah, la località dove risiedeva all’epoca Yasser Arafat. (Corriere della Sera)

Protagonista di una delle immagini più cruente della storia, che lo ritrae mentre mostra alla folla le mani insanguinate dopo l'uccisione dei due riservisti dell'esercito israeliano nel 2000, Salha era stato condannato all'ergastolo e, nel 2011, scarcerato a seguito dell'accordo tra Hamas e il governo israeliano, che prevedeva la liberazione anche del soldato prigioniero Gilad Shalit ascolta articolo (Sky Tg24 )