Israele approva la tregua in Libano

Il gabinetto di politica e sicurezza ha approvato questa sera la proposta degli Stati Uniti per un cessate il fuoco in Libano, con una maggioranza di 10 ministri contro un avversario. Lo rende noto l'ufficio del primo ministro, Benyamin Netanyahu. "Israele apprezza il contributo degli Stati Uniti in questo processo e mantiene il diritto di agire contro qualsiasi minaccia alla sua sicurezza", dichiara la nota. (Il Piccolo)

La notizia riportata su altri media

Netanyahu presenterà anche l'accordo collaterale con gli Stati Uniti, secondo il quale Israele ha libertà di azione per attaccare in Libano per eliminare una minaccia immediata da parte di Hezbollah. Dopo il voto del gabinetto sull'accordo di cessate il fuoco con Hezbollah, il primo ministro Benyamin Netanyahu dovrebbe rilasciare una dichiarazione ai media in cui spiegherà l'intesa come un «evento temporaneo» di 60 giorni che sarà testato sul campo. (ilmessaggero.it)

E in extremis si è consumato pure il dramma politico di un possibile golpe interno da parte dei comandanti più battaglieri, quelli che fanno capo al leader della Jihad Khalil Harb, che si opponeva all’idea della tregua per non rompere il fronte unito di Hezbollah con Hamas a Gaza. (ilmessaggero.it)

La tregua era stata annunciata dal primo ministro israeliano Benyamin Netanyahu dopo che era stato dato il via libera alla proposta degli Stati Uniti. Nelle ore precedenti alla tregua sono proseguiti i bombardamenti di Israele su Beirut e Hezbollah ha lanciato droni su Tel Aviv. (Tiscali Notizie)

Tregua fra Israele e Libano, così l’America premia il monarca Netanyahu

Netanyahu presenterà anche l'accordo collaterale con gli Stati Uniti, secondo il quale Israele ha libertà di azione per attaccare in Libano per eliminare una minaccia immediata da parte di Hezbollah. Lo riferiscono i media locali. (ilmattino.it)

Ultim'ora news 26 novembre ore 17 (Milano Finanza)

“King Bibi” avrà la sua ricompensa, importante, un via libera a nuove annessioni in Cisgiordania, quanto ampie dipenderà dalla sua capacità di negoziatore e manipolatore. Beirut respira, Gaza sprofonda nell’abisso. (La Stampa)