I Paesi Ue bloccano l'intesa sui rider, si torna a negoziare

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Avvenire ESTERI

IMAGOECONOMICA I Paesi dell'Unione Europea hanno bloccato l'accordo politico, raggiunto in via provvisoria lo scorso 12 dicembre, sulle nuove norme a tutela dei rider e dei lavoratori delle piattaforme come Uber, Deliveroo e Glovo. «Oggi l’accordo provvisorio Ue sui lavoratori delle piattaforme non è stato sottoposto al voto in Coreper, il Comitato dei rappresentanti permanenti» ha spiegato la relatrice del provvedimento, l’eurodeputata del Pd, Elisabetta Gualmini (Avvenire)

Ne parlano anche altre fonti

Consiglio e Parlamento europeo hanno raggiunto un accordo provvisorio sulla proposta di direttiva della Commissione europea che prevede migliori condizioni di lavoro per i cosiddetti gig worker. (Punto Informatico)

Gig Economy: accordo UE raggiunto, nuove regole per stabilire quando il lavoro svolto tramite piattaforma digitale è autonomo o subordinato. (PMI.it)

I lavoratori della gig economy, rider delle consegne inclusi, in Europa presto avranno nuovi vantaggi e protezioni, facilitando loro l’ottenimento dello status di impiegato: attualmente sono attive nell’Unione Europea UE oltre 500 piattaforme di lavoro digitale che impiegano circa 28 milioni di lavoratori. (macitynet.it)

"Ora abbiamo un sistema appropriato, che non esiste in nessun'altra parte del mondo", ha dichiarato mercoledì in conferenza stampa Elisabetta Gualmini, l'eurodeputata italiana che ha guidato i negoziati per il Parlamento europeo (Pe) e secondo cui le nuove norme rappresentano un miglioramento reale dei diritti per milioni di lavoratori. (WIRED Italia)

I governi conservatori e liberali guidati dal presidente francese Emmanuel Macron, con il governo italiano al traino, impediranno l’approvazione della Direttiva sulle piattaforme digitali promossa dalla Presidenza spagnola dell’Unione Europea. (Il Manifesto)

A quanto si apprende, Parigi guida un fronte nutrito di capitali che hanno espresso riserve sull’intesa. I paesi Ue hanno bloccato l’accordo politico, raggiunto in via provvisoria il 13 dicembre scorso, sulle nuove norme a tutela dei rider e dei lavoratori delle piattaforme come Uber, Deliveroo e Glovo. (Il Fatto Quotidiano)