Olimpiadi, autorizzati gli allenamenti nella Senna ma l’Italia resta in piscina

Giulia Gabbrielleschi e gli altri azzurri non faranno la rifinitura nel fiume parigino, il CT Rubaudo: «Preferiamo evitare rischi» Dopo l’annullamento della giornata di ieri, è stato regolarmente autorizzato l’allenamento di ricognizione nella Senna in vista della 10km di nuoto in acque libere. L’autorità del nuoto “World Acquatics” ha infatti dato il benestare allo svolgimento visti i risultati conformi delle ultime analisi sulla qualità dell’acqua effettuate. (PistoiaSport)

Ne parlano anche altri giornali

Senna inquinata: cosa sta succedendo alle Olimpiadi Nell’acqua è altissimo il livello di batteri: i sintomi da infezioni gastrointestinali dei triatleti svizzeri e il presunto ricovero della triatleta belga Claire Michel per Escherichia coli sono solo gli ultimi episodi. (Radio Deejay)

Nel 1988 l’allora sindaco di Parigi, Jacques Chirac, dichiarò che «entro il 1994 mi tufferò nella Senna davanti a testimoni per dimostrare che è diventata pulita», ma non riuscì a mantenere la promessa. (Corriere della Sera)

Pare proprio che Macron avrebbe potuto risparmiare il miliardo e mezzo speso invano per renderla balneabile. Nelle cronache olimpiche, la Senna non gode di buona stampa. (Il Mattino di Padova)

Sembrava Escherichia coli, e invece era un virus. Forse il tuffo nella Senna non è responsabile del ricovero di Claire Michel, la triatleta belga che nei giorni scorsi era stata indicata come la prima vittima olimpionica del fiume parigino. (L'HuffPost)

“Onestamente, è stato terribile!”, dice uscendo dalla Senna dopo più di due ore di fatica Océane Cassignol. Ha appena nuotato la 10 km femminile, e racconta l’esperienza straniante. La “buona” notizia è che il fiume parigino non è più sporco di altre acque di gara. (IlNapolista)