Sinner spiega perché non torna quasi mai a casa in Italia: "Posso anche andarci, ma non voglio"

Jannik Sinner, dopo una stagione eccezionale, ha spiegato la necessità di lavorare ancora più duro per crescere ulteriormente. Una situazione che comporta sacrifici, compreso quello di tornare meno a casa. (Fanpage.it)

Ne parlano anche altre fonti

Insomma, l'anno della consacrazione, assoluta, per il ragazzo di San Candido. Un 2024 che ha segnato la definitiva svolta, almeno a livello sportivo. (Liberoquotidiano.it)

Nell’anteprima di un’intervista Intesa San Paolo-Sky, "Jannik oltre il tennis, Sinner si racconta", diffusa sui social, il n.1 del tennis mondiale spiega a Federico Ferri il concetto di professionalità e i limiti che questo impone alla sua vita di ragazzo di 23 anni. (la Repubblica)

Il tennista azzurro ha così dichiarato: " Come persona non sono mai cambiato, il successo non mi ha mai cambiato e non ha cambiato come tratto le persone davanti a me, quelle che incontro. (Tuttosport)

Quando Sinner suonava ai campanelli: “Sono tornato dal mio vicino, la sua frase è una delle cose belle che mi danno forza per continuare”

Nel documentario Sky “Jannik oltre il tennis”: «La mia carriera è iniziata quando a 13 anni e mezzo sono andato via. Giocherò altri 15 anni, speriamo che il fisico tenga». Sinner: «Non torno spesso a casa, ma è una cosa che voglio anch’io» (IlNapolista)

Ma anche da queste esperienze il numero uno del tennis mondiale sa tirare fuori un mattoncino della sua forza: “Sono passato dalla sua casa – racconta- Questo signore ormai ha 85-90 anni, ma mi ha detto ‘Io mi ricordo ancora di quando venivi a suonare’. (Il Fatto Quotidiano)