Polonia. E corsa agli armamenti: un esercito da mezzo milione contro l’ombra russa
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Di Giuseppe Gagliano – La Polonia non si ferma. Mentre il mondo osserva con apprensione il conflitto in Ucraina e le sue ricadute sull’equilibrio europeo, Varsavia sembra aver deciso che il tempo delle mezze misure è finito. Il primo ministro Donald Tusk ha annunciato un piano ambizioso: portare l’esercito polacco a 500 mila uomini, tra professionisti e riservisti, rendendolo il più grande d’Europa. (Notizie Geopolitiche)
La notizia riportata su altri media
Sebbene la Finlandia non sia di fronte a una minaccia immediata, ha sottolineato il primo ministro, Petteri Orpo, «ritirandoci dalla Convenzione potremo prepararci ai cambiamenti del contesto di sicurezza in modo più versatile». (Il Sole 24 ORE)
Tra i Paese più a rischio, da sempre, c'è la Finlandia, che condivide con la Russia una lunga striscia di confine. Putin fa sempre più paura, soprattutto nel Nord Europa. (Leggo.it)
La Finlandia intende ritirarsi dalla Convenzione di Ottawa che vieta le mine antiuomo. (Il Manifesto)
Una decisione a cui la Polonia intende ora dare concretamete seguito. (ilmessaggero.it)
Il primo ministro finlandese Petteri Orpo ha annunciato - in conferenza stampa a Helsinki - che il suo Paese uscirà dalla convenzione internazionale che mette al bando le mine antiuomo, conosciuta anche come Trattato di Ottawa, affermando la necessità di rafforzarsi di fronte alla minaccia russa. (Tiscali Notizie)
Sempre più Paesi dell'Unione europea vogliono utilizzare le mine antiuomo per proteggere i propri confini da quella che ritengono essere una possibile invasione da parte della Russia di Vladimir Putin. (Europa Today)