Israele accusato di usare fosforo bianco contro i Caschi Blu dell'ONU
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Secondo un rapporto riservato, l'esercito israeliano avrebbe utilizzato fosforo bianco, una sostanza chimica incendiaria, in un attacco contro i Caschi Blu dell'ONU in Libano. Il documento, visionato dal Financial Times e preparato da un paese che fornisce truppe all'UNIFIL, descrive diversi incidenti recenti in cui le forze dell'IDF (Forze di Difesa Israeliane) hanno attaccato i peacekeeper. In uno di questi episodi, l'esercito israeliano sarebbe entrato con la forza in una base dell'UNIFIL e, una volta uscito, avrebbe utilizzato il fosforo bianco abbastanza vicino da ferire quindici soldati.
Il rapporto, che ha suscitato preoccupazione a livello internazionale, è stato discusso anche durante il recente incontro del G7. I leader mondiali hanno espresso grave preoccupazione per gli attacchi contro l'UNIFIL e hanno sollecitato tutte le parti a rispettare il diritto umanitario internazionale, garantendo la sicurezza e la protezione dei peacekeeper. Il G7 ha inoltre ribadito l'importanza del ruolo dell'UNIFIL nel ripristinare la pace e la sicurezza in Libano, impegnandosi a rafforzare il supporto alla missione in conformità con le risoluzioni ONU.
Parallelamente, le forze di difesa israeliane hanno confermato di aver eliminato Hachem Safieddine, presunto successore del defunto leader di Hezbollah, Hassan Nasrallah. Safieddine è stato ucciso in un attacco aereo israeliano a Dahiyeh, alla periferia sud di Beirut, tre settimane fa. La notizia, riportata da Haaretz, aggiunge ulteriore tensione alla già complessa situazione in Medio Oriente.
Questi eventi si inseriscono in un contesto di crescente instabilità nella regione, dove le tensioni tra Israele e Hezbollah continuano a rappresentare una minaccia per la sicurezza e la stabilità.