Tragedia di Agropoli, la figlia 13enne delle 2 vittime: “Rispetto per i miei due angeli"
Articolo Precedente
Articolo Successivo
Parole forti, soprattutto perché dette da una 13enne che ha da poco perso la madre e il padre in una maniera così tragica. «Chi conosceva mio padre sa quanto fosse buono e sì, continuerò a dirlo nonostante le azioni che abbia commesso, perché io so com’era fatto papà e so quanto lui non abbia reagito, fino a farlo in modo esagerato. Non sto assolutamente giustificando le sue azioni, perché mia mamma avrebbe potuto far di tutto, ma mio padre non avrebbe mai avuto il diritto di fare quello che ha fatto, in quanto mia mamma aveva una vita davanti e una figlia da crescere, e ovviamente anche lui doveva continuare a vivere». (Positanonews)
Su altri giornali
Circostanze come queste lasciano un vuoto dentro e fanno rimanere senza parole. «L’immane tragedia che ha colpito la nostra Città ci ha segnati tutti profondamente, gettandoci nello sconforto. (Info Cilento)
Agropoli. Eseguite le autopsie sui corpi di Vincenzo Carnicelli 63 anni e Annalisa Rizzo 43 anni, le salme sono state rilasciate per consentire ai familiari di celebrare i funerali. (Voce di Strada)
Salerno – Tragedia familiare ad Agropoli: moglie e marito, 43 anni lei e 63 lui, sono stati trovati senza vita nella loro abitazione. Non si esclude nessuna ipotesi, ma, al momento, la più battuta dagli investigatori è quella dell’omicidio-suicidio. (Frosinone News)
Si terranno domani presso la chiesa della Madonna delle Grazie di Agropoli, quelli di Vincenzo Carnicelli, una delle vittime della tragedia consumatasi nella notte tra domenica e lunedì in via Donizetti. (ilmattino.it)
Tragedia Agropoli, dubbi su pista omicidio-suicidio: ascoltata la figlia 13enne (Giornale del Cilento)
Per entrambi il rito funebre sarà celebrato nella chiesa Santa Maria delle Grazie in piazza della Repubblica. Il sindaco Roberto Mutalipassi, in una sua nota, ha invitato tutti alla riflessione: «L’immane tragedia che ha colpito la nostra città ci ha segnati tutti profondamente, gettandoci nello sconforto. (la Città di Salerno)